La Guardia di Finanza garantirà la copertura finanziaria per 1 milione e 487 mila euro, mentre l’Agenzia del Demanio ha avviato l’iter progettuale. Può dirsi, così, formalizzato il percorso che porterà alla nascita di un reparto delle Fiamme Gialle in città. Ad ospitarlo, com’è noto, sarà l’immobile dell’ex Istituto Professionale per l’Agricoltura di via Galatone. La città ottiene, così, un duplice risultato: la riqualificazione dell’immobile a costo zero per le casse comunali, e la presenza di un presidio delle Fiamme Gialle.
A seguito di un attento confronto intorno alla possibilità di istituire in città un reparto del Corpo, Comune di Nardò e Comando regionale pugliese della Guardia di Finanza a gennaio 2021 individuarono la sede proprio nell’ex Agrario, un immobile realizzato nel 1964 con i fondi della Cassa del Mezzogiorno, a lungo utilizzato come istituto di istruzione “superiore” e dismesso nel 2009 (negli ultimi anni è stato utilizzato parzialmente come sede operativa della Protezione Civile e per altri scopi). Gli uffici comunali hanno poi dovuto sbrogliare una matassa burocratica concernente l’accatastamento dell’immobile, censito nei registri a favore della Provincia di Lecce in virtù di un vecchio contratto tra i due enti. Dismesso l’istituto Agrario e consegnato l’immobile nel 2009, non si era mai proceduto alla variazione catastale. L’amministrazione comunale, quindi, ha concesso per 99 anni all’Agenzia del Demanio il diritto di superficie dell’edificio, a due piani, e del terreno di pertinenza per complessivi 4 mila metri quadri, da destinare appunto a sede del reparto delle Fiamme Gialle. Nei giorni scorsi gli step decisivi della vicenda, con la garanzia della Gdf della totale copertura finanziaria per la rifunzionalizzazione dell’immobile e l’avvio formale dell’iter progettuale da parte dell’Agenzia del Demanio. Nel frattempo, lo stesso immobile è stato liberato dai mezzi e dalle attrezzature delle associazioni e degli enti che lo stavano utilizzando in via temporanea.
“1 milione e 487 mila euro – esulta il sindaco Pippi Mellone – che consentono un doppio, straordinario, risultato per la città perché, da un lato, finalmente recuperiamo l’immobile senza oneri per il Comune, dall’altro, portiamo un fondamentale presidio di sicurezza e legalità a Nardò. Nel 2023 daremo il via ai lavori e restituiremo alla città l’ennesimo servizio che ci era stato scippato nei decenni scorsi con la complicità della peggiore classe dirigente del Sud Italia. In passato a Nardò i servizi chiudevano, poi ci dicevano innumerevoli volte che avrebbero riaperto (con l’ex Agrario abbiamo perso il conto), oggi i servizi li riportiamo o ne apriamo di nuovi”.
“Questo – aggiunge l’assessore al Patrimonio Gianpiero Lupo – è il coronamento dell’ennesima operazione di recupero e riutilizzo strategico di immobili che facciamo, dopo il trasferimento degli uffici all’ex tribunale e al chiostro dei Carmelitani e la locazione all’Inps della sede dell’Arca Palace. L’obiettivo è sempre quello di valorizzare e di dare una funzione al patrimonio comunale dopo anni di totale disinteresse. La rifunzionalizzazione dell’ex Agrario, peraltro, ha un valore aggiunto, che è quello di fornire alla città un presidio di sicurezza e legalità”.   

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