Sono stati 211 i servizi svolti e 145 le sanzioni amministrative elevate per violazioni dei regolamenti comunali e delle ordinanze sindacali in tema di deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti. Questo il bilancio del 2022 degli ispettori ambientali del Comune di Nardò, che operano sotto l’egida tecnico-operativa della Polizia Locale e dell’assessorato all’Ambiente con compiti di informazione e educazione in materia ambientale e di prevenzione, segnalazione e contestazione delle violazioni sul territorio comunale. Non solo per il corretto conferimento dei rifiuti, ma più in generale per la difesa del suolo e del paesaggio e per la tutela dell’ambiente.I servizi, svolti con fototrappole mobili, con appostamenti mirati o in borghese e a seguito delle segnalazioni pervenute al Comando di Polizia Locale e dai cittadini, hanno portato a un totale di sanzioni pari a 25 mila e 600 euro. Sono stati segnalati agli uffici competenti 13 evasori della Tari. È stata svolta, inoltre, un’attività specifica di monitoraggio e controllo delle discariche abusive, dai cui è emerso purtroppo che non accenna a scomparire il malcostume dell’abbandono dei rifiuti nelle strade di periferia e nelle campagne e in qualche caso anche in aree urbane. Significativa anche l’attività repressiva in materia di mancata differenziazione dei rifiuti, in questo caso a seguito di segnalazioni dell’azienda che si occupa del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani. Ma su questo fronte gli ispettori ambientali hanno affiancato una costante opera di informazione e sensibilizzazione. Infine, gli ispettori hanno fornito ausilio alle forze di polizia sul fronte della vigilanza e dei reati ambientali.Degno di nota anche l’episodio dello scorso 6 settembre relativo all’incendio nel deposito di masseria Torre Nova di due bus di proprietà del Comune e adibiti al trasporto dei turisti all’interno del Parco di Portoselvaggio. In quell’occasione sono stati proprio gli ispettori ambientali, impegnati in un giro di perlustrazione a Sant’Isidoro, ad accorgersi per primi della colonna di fumo nero, ad allertare i Vigili del Fuoco e l’Arif e ad intervenire evitando, di fatto, conseguenze gravi per la preziosa vegetazione dell’area.“Grazie agli ispettori ambientali per quello che fanno e per il costante supporto che offrono nella tutela del paesaggio e dell’ambiente – dice il consigliere delegato ai servizi ecologici Pierpaolo Giuri – che, numeri alla mano, evidentemente non è mai abbastanza. Ci sono ancora tanti comportamenti scorretti e tante piccole e grandi violazioni in materia di rifiuti e di ambiente che ci impongono di non mollare sul doppio fronte della prevenzione e della repressione”.“Da parte di tantissime persone – nota la consigliera delegata al decoro urbano Anna Lisa Cuppone – c’è ancora un atteggiamento profondamente sbagliato nei confronti del contesto che ci circonda. L’azione degli ispettori ambientali è molto utile, ma è chiaro che serve contemporaneamente informare e sensibilizzare, cioè acquisire una consapevolezza diversa rispetto al principio che anche ciò che c’è oltre l’uscio di casa va difeso e tutelato come proprio”.

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