Bari,3 ottobre _ “È necessaria una visione condivisa per l’utilizzo delle risorse del Recovery fund per gli investimenti infrastrutturali in agricoltura e una decontribuzione per rendere competitivi l’impresa e il lavoro. Il sistema agroalimentare della Puglia è vitale per il Paese e, soprattutto durante il lockdown, ha avuto un ruolo importantissimo, continuando a produrre generi di prima necessità mentre gran parte del Paese era fermo”. Il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro interviene sull’apertura dell’84esima edizione della Fiera del Levante, evento al quale ha preso parte tra gli altri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. 

“Anche quest’anno, nonostante la prudenza e le misure straordinarie dettate dall’emergenza covid, il sistema agroalimentare pugliese avrà uno spazio importante all’interno del più rilevante e storico evento fieristico del Mezzogiorno”. 

La Puglia non è rimasta ai margini della ripresa economica che si è registrata negli ultimi anni, tuttavia, è indubbia la presenza di limiti strutturali che impediscono al settore di esprimere la piena potenzialità. “La storica presenza di gran parte delle Nazioni del Mondo con la propria cultura e i propri prodotti agroalimentari, partecipazione in questa edizione limitata dai restringimenti dettati dal covid, ricorda a tutti che lo sviluppo del sistema agroalimentare della Puglia è legato alla diffusa presenza sui mercati internazionali e che la nostra regione non può fare affidamento solo sulla domanda interna italiana”, sottolinea Lazzàro. 

L’export agroalimentare italiano ha conseguito risultati eccezionali negli ultimi anni, “è aumentato di circa l’80 per cento nel trascorso decennio. Ma – sottolinea il presidente di Confagricoltura Puglia – restano dei limiti importanti, stiamo diventando sempre di più un Paese che trasforma materie prime agricole acquistate fuori dai confini nazionali. Basti pensare al grano prodotto in Puglia, per il quale è necessaria una rivalutazione del prezzo e un controllo sui grani che arrivano dall’estero. La Xylella, il sistema idrico, la mancata attuazione del piano di sviluppo rurale, la crisi di mercato hanno bisogno di risposte anche dal mondo politico, per questo motivo abbiamo chiesto a tutti i candidati alle scorse elezioni regionali e, dunque, anche a Michele Emiliano, l’attuale presidente della Regione Puglia, di mettere al centro della sua agenda di governo il settore agricolo con degli impegni concreti. 

D’altro canto il mondo imprenditoriale agricolo deve essere pronto a rispondere rafforzando i rapporti interprofessionali, cercando di trovare accordo su un moderno e strutturato sistema di relazioni, nella distinzione dei ruoli, azioni queste che garantiscono un prezzo adeguato dei prodotti per tutti e un giusto ritorno per gli investimenti. 

Serve infine fare attenzione agli eventi climatici. L’esposizione al rischio di catastrofi naturali, considerate le più recenti evoluzioni climatiche che hanno colpito la regione, è notevolmente aumentata, oggi anche in Puglia bisogna ragionare seriamente sull’ipotesi di destinare una quota dei pagamenti PAC a una copertura obbligatoria contro gli eventi catastrofali a favore di tutte le aziende agricole”.  

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