Il porticciolo turistico di Sant’Isidoro è l’infrastruttura decisiva per far compiere il definitivo salto di qualità alla nostra città e alle nostre marine. Infatti, dopo la riqualificazione del lungomare tra Santa Caterina e Santa Maria al Bagno, l’implementazione delle aree a parcheggio in corso d’opera a Santa Caterina e Santa Maria e i lavori già partiti proprio a Sant’Isidoro per la riqualificazione del lungomare, quella del porticciolo è una ciliegina sulla torta. Un investimento da parte di privati per sette milioni di euro che cambierà definitivamente volto a una marina trascurata da decenni”. Così l’assessore all’Urbanistica Andrea Giuranna sul progetto del porticciolo turistico di Sant’Isidoro, sul quale nei giorni scorsi si è tenuta la prima conferenza dei servizi convocata dalla Regione Puglia.
La struttura prevede un investimento privato di sette milioni di euro, sorgerà nell’ex impianto di maricoltura Jolly Mare ed è contemplata dal Piano Comunale delle Coste. Nardò è stato tra i primi Comuni rivieraschi a dotarsi del Piano, senza il quale non sarebbe possibile ipotizzarne la realizzazione. Infatti, prima della pianificazione delle coste la concessione demaniale relativa a quel tratto aveva una destinazione d’uso per maricoltura (peraltro, in contrasto con il decreto istitutivo dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo). Con il Piano delle Coste è stata sanata la criticità e destinata la concessione a porticciolo turistico. Anche in virtù di un apposito studio del 2005 commissionato dal Comune di Nardò all’Università del Salento.
Nella conferenza di servizi l’amministrazione comunale ha sottolineato la necessità, in sede di eventuale progettazione definitiva, di un congruo numero di posti barca per i pescatori professionisti di Nardò. Oltre a un supporto economico nell’eliminazione di ulteriori criticità presenti nella marina di Sant’Isidoro e ad un confronto con l’AMP Porto Cesareo per il rispetto dei vincoli ministeriali. Gli enti pubblici e gli uffici regionali che hanno partecipato alla conferenza di servizi si sono detti tutti favorevoli in linea di massima all’intervento.
“Il progetto – continua Giuranna – punta innanzitutto a riqualificare completamente l’area. Gli edifici esistenti saranno ristrutturati e alcuni spazi riconvertiti, sorgeranno capannoni per il rimessaggio della unità nautiche, un bar, un ristorante. Banchine e pavimentazioni saranno rifatte. Ma sarà un intervento nel suo complesso altamente sostenibile, che non aggiunge volumetria a quella esistente, e questo è il suo straordinario valore aggiunto che ci ha portato a sposare questa iniziativa privata”.
La conferenza dei servizi si concluderà a fine febbraio. Seguiranno poi le successive fasi con il progetto definitivo, esecutivo e lo studio di impatto ambientale.

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