La nostra città vanta numerosi luoghi che avrebbero le carte in regola per essere dei posti di attrattiva turistica e ricreativa. Molti di questi, purtroppo, sono fatiscenti a causa di assenza totale di interesse da parte di chi dovrebbe prendersene cura. Tra questi luoghi ce n’è uno in particolare che da anni è stato abbandonato al degrado, diventando sempre meno accessibile ai cittadini e pericoloso da percorrere in alcuni tratti, a causa di enormi voragini che si sono create col passare del tempo.
Questo posto è ancora molto frequentato dalle famiglie Neretine e da quelle dei paesi limitrofi che, eroicamente, affollano questo grande spazio che si affaccia sul mare diventando un paesaggio incantevole, dono di madre natura. Stiamo parlando della zona “Trullo” in località Santa Maria al Bagno, un luogo dove le generazioni Neretine si sono avvicendate, senza aver mai usufruito delle enormi potenzialità che quel tratto di costa nasconde. Noi quel potenziale nascosto l’abbiamo sempre visto e continuiamo a vederlo anche oggi ed è per questo che chiediamo che quella zona venga messa immediatamente in sicurezza, ripristinando sin da subito le condizioni minime di accessibilità e vivibilità.
Da qui nasce il nostro impegno pubblico qualora dovessimo essere scelti dai cittadini ad amministrare la nostra città con l’amico Pippi Mellone a sindaco di Nardò. Sarà una delle nostre priorità quella di tentare di riqualificare tutta la zona del trullo, mettendo in sicurezza tutte le situazioni critiche che, in parte, abbiamo documentato con foto e rendere la zona facilmente accessibile anche alle persone diversamente abili.
Questo sarebbe solo il primo doveroso passo da compiere per quello che a mio avviso può e deve diventare un “parco cittadino sul mare”. Il parco dovrebbe essere dotato di idonea illuminazione, di servizi igienici pubblici e di altri servizi che in parte erano già presenti. Ci riferiamo al ripristino dell’ex pista di pattinaggio, dell’ex campetto di basket – che potrebbe diventare, con un piccolo sforzo, un campetto polifunzionale (basket, calcio, pallavolo, etc.)-, dell’ex pista di bocce – che, con pochi euro, potrebbe anche essere ampliata-. La nostra idea prevede anche l’installazione di giochi per i bambini più piccoli che, ad oggi, non sono presenti in gran numero sul nostro territorio e potrebbero diventare motivo di gioia per i più piccoli e per i loro genitori. Forse vi sembreremo pazzi, ma vi assicuriamo che in moltissime città tutto questo è storia.
Ovviamente noi non viviamo su un altro pianeta e sappiamo perfettamente che, pur realizzando tutto quello che abbiamo in mente, bisognerà fare i conti con il vandalo di turno che non ha a cuore il bene comune. È per questo, quindi, che tutta l’area riqualificata dovrebbe essere dotata di impianti di videosorveglianza, non escludendo la possibilità di avere un presidio fisico che verrebbe effettuato da volontari o lavoratori con mansioni socialmente utili, nelle ore diurne e serali. Noi abbiamo le idee chiare riguardo alla città che vogliamo, e della nostra Nardò fanno parte anche le sue frazioni e le sue marine.
Augusto Greco
Riprendiamoci Nardò
Daniela Dell’Anna
Tutto per Nardò