La risposta inviata nei giorni scorsi dall’ex IACP al Comune sulla questione che riguarda la ristrutturazione di alcuni alloggi popolari attraverso i finanziamenti PIRP (Piani Integrati di Riqualificazione delle Periferie) per circa 1.800.000€, che stiamo rischiando seriamente di perdere a causa dei ritardi accumulati, a parer mio non è affatto condivisibile.
Infatti, in tale missiva, i vertici dell’Istituto Case Popolari ora denominati Arca Sud Salento, sostengono che a bloccare l’approvazione del progetto e quindi l’esecuzione delle importantissime opere di manutenzione straordinaria per il risanamento strutturale (e non solo) degli edifici oggetto del finanziamento, siano alcune opere abusive che alterano la conformità urbanistica degli edifici stessi.
Pertanto, viene spontaneo chiedersi: è mai possibile che delle semplici tramezzature murarie effettuate abusivamente negli scantinati per ricavarne dei box (perché di questo stiamo parlando), che non vanno ad alterare la sagoma planovolumetrica dell’edificio e possono essere tranquillamente sanate, oppure demolite in sede di realizzazione degli interventi, possano mandare in fumo questa grande occasione di ristrutturare due immobili ormai in degrado?
E’ vero infatti che non è stato possibile per il Comune emettere ordinanze di demolizione per ripristinare lo stato dei luoghi – così come richiesto da Arca Sud Salento – perché non si è riusciti ad individuare i responsabili di tali abusi al fine di rendere conforme il progetto e poterlo così approvare definitivamente ma questa circostanza può e deve essere superata.
L’Arca Sud Salento, come ente responsabile degli edifici in questione, dovrebbe procedere all’approvazione definiva del progetto (che, intanto, sarebbe il caso di sottoporre all’attenzione del Comune per una condivisione) e al celere avvio dei lavori, attuando velocemente quelle modifiche necessarie a rendere conforme il progetto per la sua definita approvazione.
Perdere l’opportunità di questo finanziamento, sarebbe un delitto per la periferia di Nardò, considerati anche i risultati che si sono ottenuti con l’esecuzione degli altri interventi previsti nei PIRP (di competenza del Comune di Nardò), attraverso i quali si è realizzata la nuova area mercatale, un parco giochi, parcheggi, aree eventi, verde pubblico, bar, ecc…
Insomma, come dire, il Comune di Nardò ha fatto la sua parte per rigenerare una consistente zona della sua periferia, impiegando al meglio la quota di risorse assegnate nell’ambito dei PIRP, che ammontavano a complessivi 4.000.000€ (ottenuti nel 2008 grazie ad un progetto entrato nella graduatoria di merito del relativo bando emanato della Regione Puglia), ora l’Arca Sud Salento provveda a fare lo stesso, senza se e senza ma, altrimenti se ne potrebbe assumere le relative responsabilità.
Mino Natalizio