La nostra redazione per lungo tempo ha giustificato gli atteggiamenti da boy scout della macchina amministrativa cittadina , i risvolti fanciulleschi , il corporativismo assoluto, la pretesa di possedere il Verbo indiscusso, forti del “Manuale delle giovani marmotte” letto e riletto sino allo sfinimento. Con lo scorrere dei giorni, però, la stessa ha anche cercato di inviare messaggi, consigli e indirizzi da seguire per affrontare in modo serio le problematiche che opprimono il nostro paese che esulano dall’ordinarietà giornaliera.

Sulla condotta sottomarina, poi , abbiamo consumato fiumi di inchiostro partecipato a ogni convegno in cui era possibile esser presenti , valutato e evidenziato con attenzione i rischi che un atteggiamento passivo e silente poteva comportare a danno della nostra città e ancora una volta coloro che possiedono in capo le sorti cittadine sono rimasti ottusamente sordi verso i nostri appelli lanciati con cognizione di causa.

 

Il risultato ottenuto è il prossimo arrivo di un commissario che deciderà ,come accade da sempre nella nostra città, le sorti del territorio a danno di tutta la comunità e a vantaggio di pochi che esulteranno per il successo raggiunto.

Manduria con una sana programmazione, con amministratori sempre sensibili alla questione, con progetti all’avanguardia presentati e con l’appoggio continuo delle associazioni radicate nell’ambiente è riuscita a ricevere rassicurazioni, supporto, valutazioni progettuali da parte di consiglieri , tecnici, dirigenti regionali e soprattutto la conferma da parte di Emiliano che lo scarico a mare in quell’area non vedrà mai la luce perchè in regione si sta lavorando alacremente per un progetto alternativo.

Non si può governare una città senza fornire risposte alle domande cittadine, scegliere scientemente di deviare l’attenzione su situazioni alternative solo per non voler rispondere a queste, appare una decisione quanto meno scomoda e inaccettabile. Il non voler affrontare i problemi primari per dare spazio esclusivo ad altri per cui non sono richieste capacità impegnative superiori sembra a questo punto una scelta non solo errata ma che dimostra una cronica inadeguatezza di svolgere il ruolo per cui si è stati chiamati . A questo punto sorge spontaneo il dubbio non più trascurabile che questi silenzi e le mancate presenze di figure istituzionali nei convegni aperti sulla questione condotta sottomarina a Porto Cesareo e Manduria siano il frutto di un disegno già programmato perchè parlare di sola “incapacità” diventerebbe una vergogna non più tollerabile e giustificabile.

La sera del 1 Dicembre 2016 siamo ritornati dal convegno di Manduria con la certezza e la consapevolezza , dopo aver ascoltato i numerosi sindaci presenti , le associazioni attive e i consiglieri regionali che chiedevano l’aiuto di tutte le forze in campo per sostenere il loro impegno in regione, di dover unire la nostra voce cittadina alla loro per combattere al meglio questa impari lotta.

Abbiamo lanciato una petizione e una raccolta di firme locale per far aumentare i numeri della protesta e sommarli con quelli già numerosi raccolti in provincia di Taranto.

La nostra amministrazione è rimasta chiusa nelle stanze di palazzo Personè senza dare,alla nostra iniziativa , alcun riscontro e nessun appoggio , pensando bene di occupare il proprio tempo nell’ organizzare eventi di piazza ben più importanti delle sorti future che gravano tuttora sul nostro territorio.

Oggi, a conclusione di questa lenta agonia, giungono dall’ articolo sulla Gazzetta del Mezzogiorno (13 gennaio 2017 pag.VII cronaca di Nardò i risultati attesi ma non sperati di questa inesperienza governativa nel riuscire a gestire problemi che superino l’ordinaria amministrazione.

Se fosse vero che un Sindaco su un trattore e dei consiglieri con la pala in mano possano scaldare il cuore di un popolo, è altrettanto evidente che molti di coloro che vogliono mettere le mani sulla nostra città inizieranno a gioire con eguale soddisfazione per questi inutili e pericolosi atteggiamenti. Ognuno è obbligato a impegnarsi nei ruoli per cui è stato chiamato a svolgere e lasciare ad altri ben più qualificati i compiti di controllo e di gestione delle normali attività quotidiane , occorre raggiungere la consapevolezza che non si può essere factotum a oltranza senza rischiare di gestire in maniera non corretta molti degli impegni intrapresi.

Da questo momento in poi aspettiamo delle risposte su questi argomenti trattati, sperando ancora una volta di non essere sommersi da foto, manifesti ed esaltazioni di massa per una caldaia sostituita a tempo di record mentre in altre parti si decidono, a tavolino, i nostri destini cittadini futuri.

Aspettiamo, ancora una volta ,di essere smentiti nelle nostre parole con azioni che dimostrino le nostre errate valutazioni, perchè se così fosse a ottenere benefici non sarebbe la nostra pagina web ma la nostra economia , la salute del nostro mare e quella degli abitanti vicini , e soprattutto le nostre bellezze paesaggistiche invidiate dal mondo intero.

A quel punto saremmo ben lieti di ottenere una sconfitta.