Lasciamo ad altri il compito di riportare “fedelmente” le ultime novità sfornate dall’amministrazione Mellone, in quell’ottica di cercare a tutti i costi notorietà con idee o presunte progettualità sempre lontane da una vera e sana pianificazione d’insieme come promesso in campagna elettorale. Noi desideriamo porvi alcune riflessioni a tema. L’argomento in questione è l’organizzazione della viabilità ordinaria nelle nostre marine in previsione della prossima stagione estiva. Tallone di Achille, come già avete notizia visto che questo giornale ha dedicato ampio spazio alle problematiche legate a doppio filo con chi ha la “colpa” di possedere un immobile o ha l’ardire di trascorrere le proprie vacanze in questo territorio.
L’estate è noto a tutti, estremi compresi, come la vivibilità sia resa difficile da mille problemi legati ad un urbanizzazione invasiva.
Retaggio di una politica del passato miope nella salvaguardia del territorio ma astuta, o presunta tale, quando si trattava di fare cassa con il mattone prima abusivo e poi condonato. Tanto operosi da percepire quello che è oggi Santa Maria al bagno e San Isidoro in primis e in tono minore Santa Caterina; un accozzaglia di case,villette e condomini buttati li senza capo ne coda nel rispetto di un piano regolatore in nessun caso progettato, ma adattato allo stato di fatto dell’abusivismo edilizio imperante .
Sono le basi di partenza a cui suggeriamo ai nostri arditi amministratori ,probabilmente neofiti della materia, di venirne a capo con qualche buona lettura . Un territorio che ha subito negli anni una violenza inaudita finalizzata a consumare fette di territorio senza cognizione di causa giusto perché, dopo tutto, il privato è una risorsa sicura (!).
La viabilità ordinaria nelle trascorse amministrazioni non ha mai brillato per scelte coraggiose e funzionali tanto da consolidarle nella cultura automobilistica locale e non. Ha subito o incoraggiato (fate vobis!)il pressapochismo a secondo delle stagioni politiche in corso tanto da assistere, quasi ogni anno, a strisce bianche che si trasformano in blu e viceversa; ai fronte mare presi d’assalto da automobilisti, motociclisti indisciplinati e camperisti poco inclini ai divieti ; ad una latitanza del chi controlla chi ;dalla presunzione dei privati ad appropriarsi di spazi pubblici a cui nessuno ha mai dettato regole certe in fatto di parcheggi e affini.
In breve, ogni anno testimoni di idee partorite sul momento per tamponare visibili ricorrenti carenze progettuali per un piano di mobilità sostenibile estiva non adatto a chi pretende di fare turismo e con un notevole utile in barba a tutelare chi porta denaro in questo comparto.
Oggi con quanto comunicato dall’amministrazione con il suo “piano d’azione sulla mobilità delle marine” apprezziamo l’idea a cui farà seguito, si spera, il vero piano che metta ordine nel disordine dilagante di ogni stagione estiva e non sia, si spera, solo un ripetersi di modus operandi noti e arcinoti.
Riprendere idee già utilizzate nelle precedenti amministrazioni, è dare merito a chi ha avuto una visione quanto meno organica del problema. Decongestionare una viabilità nelle marine, tassare i residente con un abbonamento dell’autovettura e assoggettare il litorale di strisce blu appare un idea che forse a ben poco da spartire con il termine :strategico! figlio di una visione “rapidarivoluzionaria” del problema?
Condividiamo gli obbiettivi di scoraggiare l’uso dell’autovettura privata ma appare un palliativo a fronte dei veri problemi che sono presenti sul territorio. Leggiamo di gabelle che farebbero sorridere chi sino a ieri aveva i parcometri con il salasso orario degno di note località turistiche dal nome blasonato.
Cosa c’è di veramente funzionale in una programmazione se prima non sia avvenuto un tavolo di confronto tra amministrazione e cittadino. Un confronto per comprendere le intenzioni e le esigenze per giungere seriamente a future azioni condivise e vincenti.
Cittadini vessati dai costi passivi della proprietà di un immobile nelle marine che ora dovrà fare i conti con il balzello dell’autovettura che non è sostituibile da una contropartita rappresentata da una rete funzionale di mezzi pubblici .
Crediamo che l’idea appena propagandata da propositivi politici in erba, sia quanto meno deficitaria di veri punti di forza che richiederebbero uno studio più accurato e incisivo.
Quindi cosa accadrà tra imprenditori, privati e turisti che dovranno fare fronte ad una politica della mobilità che appare monca ma soprattutto onerosa se pensiamo al ticket che ognuno dovrà considerare oltre per il vitto,l’alloggio e il soggiorno a due passi dal mare?
L’offerta che sino ad oggi è presente sul territorio, avrà continuità o si dovrà rivedere tutto il comparto tenendo conto dei prossimi stabilimenti balneari che come funghi sorgeranno proprio su quel fronte mare a cui noi tutti pretendiamo di trascorrere le vacanze con l’autovettura a portata di deretano?
A questo punto ci chiediamo cosa accadrà nell’immediato futuro con una stagione estiva alle porte e il balzello dietro ogni pur minimo spiraglio di investimento ?
Non ci resta che affrontare con un indirizzo politico exnovo ? un’altra stagione forse di rodaggio senza sottovalutare che le polemiche che arriveranno a Mellone & Co. da tutti i vacanzieri che soggiorneranno nelle nostre marine, estremi inclusi, daranno il vero polso della situazione di come noi da tempo andiamo documentando …
A buon Intenditor …