
Nardò 8 aprile 2017: In una città dove giornalmente si discute animatamente su millantati meriti e su presunte azioni degne di nota esiste una realtà che da anni opera nel sociale e ha toccato in punta di piedi vette così alte tanto da vedersi assegnato Il premio Internazionale Rosario Livatino/Antonino Saetta / Rosario Costa per l’impegno sociale e la lotta alla criminalità nella sua odierna XXIII edizione. Consegna del premio avvenuta il 7 aprile 2017
Come giustamente affermano questi operosi giovani neritini che abbracciano da tempo la politica multietnica di aggregazione socio-culturale tra i popoli “ Ci emoziona sapere di essere stati scelti, senza essere iscritti, per questo riconoscimento che premia il coraggio e l’integrità morale “ e ancora “ Questa nota di merito ci sprona a continuare il nostro impegno ogni giorno, con la convinzione sempre più radicata che lottare contro le ingiustizie e stare dalla parte dei più deboli sia sempre e soltanto l’unica strada giusta da seguire”. Il basso profilo scelto poi per rendere nota questa premiazione li nobilita maggiormente in un contesto dove per molto meno si utilizzano le fanfare, si scattano selfie a go go e si enfatizzano situazioni che rasentano l’ordinarietà.
Questa loro concretezza è venuta fuori soprattutto nell’intervento della presidentessa dell’associazione Diritti a Sud, la dottoressa Rosa Vaglio, durante il
Convegno Nazionale “Agricoltura Sociale e Turismo dei Valori” che si è svolto a Nardò nei giorni scorsi , in una sala gremita di personalità giunte in città per l’occasione. Mentre i presenti si scambiavano vicendevolmente le lodi e mettevano in risalto i risultati raggiunti da realtà positive esistenti da anni , la giovane rappresentante in pochi istanti ha demolito questa visione aurea dell’insieme evidenziando le criticità del sistema che regola l’associazionismo e la piccola imprenditoria rurale ponendo l’indice sulla mancanza di leggi e finanziamenti adeguati che possano fornire un aiuto sostanziale all’impegno di tanti giovani che vogliono intraprendere la strada a sostegno del lavoro sociale.
Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal suo coraggio e dalla voglia di agire per cercare di risolvere situazioni penalizzanti per l’intero comparto agricolo sociale in una serata in cui tutte le voci erano all’insegna del “vogliamoci bene” tanto da farci capire come questo gruppo granitico sia fondato da elementi fortemente convinti di operare per una giusta causa e non tollerano alcun compromesso che possa impedire loro di raggiungere le finalità che si sono riproposti. Un esempio da seguire per i tanti giovani che fanno carte false pur di apparire nel vuoto che li circonda, che si esaltano per nulla e si attribuiscono doti che dovrebbero essere altri a dare.
Le azioni veramente degne di nota non hanno bisogno di ritagliarsi uno spazio nelle cronache per essere riconosciute come tali , sono quelle effimere ad avere l’esigenza di un necessario risalto per essere prese in considerazione.
Pertanto cogliamo l’occasione di elogiare ancora una volta Diritti a Sud per i risultati raggiunti e per il loro modo silenzioso di agire con la speranza che questo “modus operandi” possa essere preso da esempio dai tanti venditori di fumo presenti nella nostra piccola cittadina che non perdono l’occasione di avvalersi dell’autoreferenzialità come unico mezzo per attribuirsi pregi e virtù ,non riconosciuti come tali dai più, per emergere dall’anonimato quotidiano che li circonda.
Da giugno scorso Nardò è una città aperta a tutti, senza distinzione di credo politico o religioso, nella quale i diritti sono al primo posto”.