Nardò,16 maggio_di COSIMO POTENZA_Nella nostra città da tempo si vuol a tutti i costi istituzionalizzare un movimento di chiare ideologie fasciste “Casapound” utilizzando tattiche, subdole e nascoste spesso sconosciute ai comuni mortali, messe in campo con una certa sistematicità dal governo cittadino.

Questi metodi prosaici, scoperti da una parte della popolazione ancora attenta alle vicende locali, fanno apparire gli ingenui protagonisti di questa rappresentazione teatrale come dei bimbi sorpresi con le mani nel vasetto della marmellata.

Già alcuni giorni fa in un nostro articolo avevamo denunciato questo “Modus Operandi” dell’armata melloniana con la vicenda del riallaccio in zona 167 del servizio idrico presso una palazzina a cui era stata sospesa l’erogazione da parte di Aqp.

L’operazione , che rientra nelle logiche della normale amministrazione quotidiana, era stata descritta dal comunicato rilasciato da Casapound come un successo personale del movimento avallato con il silenzio e l’assenso implicito degli uomini di palazzo. Già allora indignati e preoccupati, come Redazione, sollevammo il problema in maniera diretta con delle semplici domande a cui ancora oggi siamo in attesa di risposta. In città per ottenere un riallaccio a una condotta dall’Aqp gli abitanti si devono rivolgere a Casapound o agli uffici comunali? Chi ci amministra è talmente incapace di compiere delle semplici azioni risolutive tanto da dover delegare un gruppo di giovani per porre fine a un disagio cittadino? Oggi il problema si ripropone con il nuovo comunicato di Pierpaolo Giuri dirigente del movimento locale ma questa volta a supporto delle nostre ipotesi, ormai divenute certezze, esistono le documentazioni probatorie per aiutarci a svelare il gioco “delle tre carte” che questi furbetti di di volta in volta ci vogliono propinare. Giorno 20 aprile si è svolto in Prefettura l’incontro con i rappresentanti delle associazioni di categoria degli imprenditori agricoli, Il Prefetto, il comune di Nardò nella figura dell’assessore ai servizi sociali Maria Grazia Sodero , la Provincia di Lecce nella persona del consigliere Paola Mita per altro la stessa ricopre medesimo incarico nel nostro comune e i rappresentanti di Diritti a Sud per risolvere le problematiche inerenti il prossimo arrivo e l’accoglienza dei migranti stagionali intorno a un tavolo di concertazione. Tra i tanti punti critici sollevati è stata presentata una proposta in forma scritta e messa a verbale dove si cercava di superare il problema della vecchia ordinanza sindacale emanata lo scorso anno dal Sindaco Mellone con la quale si vietava il lavoro degli stagionali nelle ore presumibilmente più calde della giornata. In questa istanza si è cercato trovare una risoluzione più equa per mettere d’accordo le necessità degli imprenditori e la sicurezza personale dei lavoratori. L’esito concordato in tale sede è stato quello di stabilire un grado termico fisso e non opinabile superato il quale dovranno essere necessariamente sospese tutte le attività lavorative in mezzo ai campi di raccolta. A stabilire il limite imposto è stato richiesto l’intervento di un organo terzo lo Spesal per poter agire secondo legge in maniera Super Partes.

Nella successiva riunione del 3 Maggio 2017 alla presenza anche del nostro Sindaco Pippi Mellone e il portavoce Agostino Indennitate si è ribadita la volontà di portare in porto tra le altre iniziative anche questa già vagliata e accettata in precedenza. Perchè ancora una volta si vogliono ricoprire di meriti non propri questi ragazzi del movimento Casapound?

Questo modo di agire di trovare prima la soluzione di un problema e poi una volta che si decide di attuarlo si fa lanciare al predestinato di turno(questa volta e altre è toccato ai giovani di estrema destra) un comunicato di richiesta a seconda della risoluzione adottata non solo è un metodo infantile ma anche preoccupante perchè si abusa della buona fede dei cittadini. Come per miracolo poi al termine di pochi giorni si verificano e si ottengono i rimedi proposti nell’istanza per la gioia e l’esaltazione del fortunato di turno.

 Non va Bene siamo stanchi di essere presi in giro da trucchetti elementari buoni solo a imbonire gli stolti. Un vero e capace governo cittadino non ha bisogno di ricorrere ad alchimie pubblicitarie per rendere noti i propri meriti.

Basta con i silenzi vogliamo capire finalmente se Casapound ha un ruolo istituzionale in città oppure no. Senza sollevare ulteriori polemiche attendiamo risposta con un semplice Si o No alle nostre innumerevoli domande.

CasaPound: si modifichi l’ordinanza anti-caldo a tutela di lavoratori e imprenditori
Nardò , 17 maggio – L’incombere dell’arrivo della stagione estiva catapulta al centro dell’attenzione le problematiche legate all’innalzarsi delle temperature, che spiegano i propri effetti negativi tanto sulla salute dei lavoratori quanto sull’organizzazione del lavoro degli imprenditori agricoli.
Per ovviare a tutto questo il sindaco di Nardò, Pippi Mellone, nello scorso anno,entrato in carica a stagione già iniziata, diramò un’ordinanza d’urgenza che vietava il lavoro nei campi dalle 12 alle 16.
“Chiediamo al sindaco Mellone di modificare l’ordinanza “anti –caldo” cercando di calibrare al meglio le esigenze di tutti gli operatori del settore.
Fermo restando che il buon senso dei datori di lavoro debba rimanere il principale metro di valutazione per la tutela del lavoro nei campi – si legge in una nota diffusa dal referente locale di CasaPound, Pierpaolo Giuri – crediamo però che l’ordinanza abbia bisogno di alcune specificazioni.
Si potrebbero indicare, ad esempio, i limiti di temperatura al di là dei quali scatta il divieto di lavoro nei campi – spiega ancora il referente di Cpi –  considerando tanto le temperature specifiche del giorno quanto altri fattori importanti, quali il tipo di attività in questione, come ad esempio il lavoro negli uliveti, che si svolge relativamente al fresco e il lavoro su mezzi agricoli cabinati muniti di aria condizionata.”
“Crediamo che  il divieto di ogni tipo di mansione, emanato d’urgenza lo scorso anno, possa essere uno strumento d’avanguardia utilizzabile anche dagli altri comuni se ben calibrato. Chiediamo perciò – conclude Pierpaolo Giuri – che siano introdotte delle deroghe al divieto volte a tutelare oltre alla salute dei lavoratori anche l’attività degli imprenditori regolamentando un settore fondamentale per la nostra città.”
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Ultimo aggiornamento: 02/01/2025
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