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L.Siciliano_G.Marinaci

Nardò 7 giu:_  A distanza di ben 62 anni dalla firma del famoso “Trattato di Varsavia” a Nardò sembrerebbe essere stato raggiunto e sottoscritto, nella giornata di ieri, un nuovo accordo, molto utile per il nostro paese, di importanza storica assai simile al precedente più famoso .

Protagonista assoluto nelle vesti di moderno Chruscev un giovane esponente della minoranza in consiglio comunale,Siciliano junior, negli ultimi tempi elemento molto attivo nel cercare di ricucire gli strappi e le divisioni intestine sorte subito dopo la sconfitta elettorale subita nel mese di Giugno 2016 ad opera dell’armata capeggiata dall’attuale sindaco Pippi Mellone.

Le dimissioni del consigliere comunale ed ex sindaco Marcello Risi oltre che del segretario cittadino del Partito democratico Rino Giuri, pur rappresentando per lunghi anni due pilastri storici nella politica della sinistra cittadina, hanno lasciato uno spazio aperto alle nuove leve agguerrite e colme di desiderio di un pronto riscatto tanto da far ben sperare, ai numerosi cittadini non contenti del modo di amministrare del nuovo governo, che si possa realizzare in breve tempo una rapida rinascita dell’opposizione, in seno al consiglio comunale, sino a questo momento allo sbando e ancora in fuga di fronte all’avanzata dei Panzer Melloniani.

Intorno al tavolo rotondo utilizzato per l’accordo astuti Generali dell’esercito, reduci da numerose battaglie cittadine, hanno messo a disposizione la loro esperienza per frenare l’irruenza dei giovani nel tentativo di trovare, nell’immediato, una strategia politica utile a sfruttare in fretta i numerosi punti deboli che l’esercito di Strumtruppen, capeggiato da Herr Melonen, nel frattempo ha dimostrato decisamente di avere.

Fa piacere notare come il nostro paese finalmente inizi a rialzare la testa dopo un anno in cui tutti gli abitanti hanno messo in risalto, con un complice silenzio, il timore di esprimere opinioni diverse dal “pensiero unico” che si è instaurato in città dopo le ultime elezioni. Siamo sicuri che solo con una “opposizione” forte si potrà garantire quella vera “democrazia” che necessita, in modo innegabile, dei giusti equilibri e contrappesi per essere considerata reale.

Dopo le strette di mano, i sorrisi, le foto di circostanza l’intera città rimane in attesa delle prime mosse per comprendere meglio l’ effettiva consistenza di questo “Patto Neritino”, forse appena sottoscritto, che potrebbe dare un indirizzo diverso alla deriva politica cittadina.