Roma, 23 dic (Rainews)Disco verde finale per la manovra, l’ultima della legislatura. Con il sì definitivo del Senato la legge di bilancio 2018, che sarà presto pubblicata in Gazzetta ufficiale, diventa legge. Il governo ha incassato la fiducia (l’ultima) di Palazzo Madama con 140 sì e 97 no. Soddisfatto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, che in un tweet definisce la legge “una spinta alla crescita”.
Quello che è stato annunciato dall’esecutivo come un provvedimento ‘snello’, è stato preso d’assalto nel corso dell’iter parlamentare, essendo l’ultimo veicolo legislativo utile, ed è lievitato portando il valore della manovra a circa 28 miliardi. I saldi, tra decreto fiscale e legge di bilancio, restano sostanzialmente invariati rispetto all’impianto di partenza. La quota più consistente delle risorse è stata assorbita dalla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia che da sole valgono 15,7 miliardi.
Tra gli altri pilastri del provvedimento: pensioni, incentivi alle assunzioni, rinnovo dei contratti degli statali, industria 4,0, bonus casa, pacchetto famiglia, taglio del superticket e web tax. Nulla di fatto per le modifiche al Jobs act e le limitazioni ai contratti a termine così come per le misure di snellimento del processo civile. De Vincenti: tante misure per coesione e sud Una bella legge di bilancio per le politiche di coesione e per il Mezzogiorno”.
Questo il giudizio del ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti sulla legge di bilancio approvata dal Senato. Elenca De Vincenti: “Aumento di 5 miliardi della dotazione del Fondo sviluppo e coesione per i grandi progetti di investimento pubblico in infrastrutture, ambiente, attrattori culturali, rigenerazione urbana e ulteriori risorse per Matera 2019; rifinanziamento del credito d’imposta per investimenti privati nel Sud; decontribuzione a livello nazionale del 50% per i giovani assunti a tempo indeterminato e, nel Mezzogiorno, al 100% per giovani e disoccupati da più di 6 mesi; Fondo di investimenti per la crescita dimensionale delle PMI nel Sud; rifinanziamento per le aree interne da Nord a Sud; ulteriori disposizioni a favore delle zone terremotate del Centro Italia; meccanismi di accelerazione della spesa contro il dissesto idrogeologico; sostegno al riequilibrio di bilancio di Regioni ed Enti locali” .
“Una manovra – conclude – per una Italia più unita in cui riconoscersi tutti”. Orlando: novità tese a trasformare la giustizia italiana Un piano straordinario di assunzioni di agenti di polizia penitenziaria per 861 unità, 296 assunzioni di assistenti sociali per potenziare l’esecuzione penale esterna, un fondo di 60 milioni in tre anni per attuare la riforma del processo penale e la riforma dell’ordinamento penitenziario, varata ieri in Consiglio dei ministri. Sono alcune delle novità contenute nella manovra per il settore giustizia, in particolare in materia di esecuzione penale.
“La legge di Bilancio contiene molte novità per la giustizia. In questa legislatura sono state molte le riforme. Abbiamo introdotto novità tese a trasformare la giustizia italiana: dalla digitalizzazione, al trasferimento delle competenze sulle spese giudiziarie, al processo civile telematico, alla riforma del processo penale e del sistema penitenziario, per citare alcuni esempi. Per farlo non abbiamo cambiato solo le norme.
Abbiamo investito risorse”, scrive il Guardasigilli Andrea Orlando su Facebook. Mandelli (FI): lascerà deficit enorme Una manovra fatta a debito e che lascerà un deficit enorme al governo che verrà. Costretto a partire con l’handicap della pesante zavorra di 50 miliardi di clausole di salvaguardia.
L’ennesimo danno fatto al nostro Paese nella legislatura delle occasioni perdute, dove in un mix di inviti a stare sereni, demagogia, tassa e spendi, bonus e una spruzzata di arroganza e insipienza, si è perso in larga parte il favorevole treno della congiuntura internazionale e non sono stati centrati obiettivi strategici per l’Italia come la sede dell’Ema a Milano – commenta il senatore Andrea Mandelli di Forza Italia, vicepresidente della Commissione Bilancio – Insuccesso dopo insuccesso, rappresentati plasticamente da questo atto conclusivo di una politica economica fallimentare che alla Camera ha rotto gli argini ed e’ esondato drammaticamente
De Petris (Leu): Paese più diseguale “In questi anni sono state fatte scelte all’insegna della precarizzazione del mercato del lavoro, dei bonus e delle misure spot ed elettoralistiche. L’Italia si ritrova come un Paese più disuguale, in cui i poveri sono aumentati, c’è più sofferenza sociale e più depressione economica”. Lo ha detto in Aula la senatrice Loredana De Petris, capogruppo di Sinistra italiana, esponente della lista Liberi e Uguali e presidente del gruppo. – (Rainews)