Nardò 26 luglio_di COSIMO POTENZA_Un editoriale di quasi un anno fa che resta attualissimo a distanza di due anni dal mandato dell’attuale amministrazione.Lo riproponiamo come un invito alla lettura a tutti i nostri elettori, estremi compresi. Indipendentemente dal colore dei propri partiti, casacche, calessi e finimenti vari a volte parcheggiati in molte “officine” più o meno in regola con le norme igienico-democratiche e della correttezza una cosa sarebbe vera e colpirebbe la criticità anche dei più sordi o ciechi che dir si voglia. Questa città vorrebbe che tutti coloro posti democraticamente ad esercitare un ruolo istituzionale ed avventori (numerosi) della politica non riducessero se stessi e questo benedetto paese ad una mera competizione elettorale infinita, diatribe e scorrettezze di ogni genere. Dovete comprendere che esercitare un ruolo politico ed istituzionale comporta si grosse responsabilità, ma soprattutto è compiere scelte conformi al ruolo rivestito e atteggiamenti che migliorino la vita pubblica rispettando, già rispettando, la Legge e le regole che una intera collettività si è dato è consegnato a Voi per esercitarle! Se un Sindaco, un assessore, un consigliere, un presidente di partito/civica, un segretario, un padre di famiglia, un capo officina e via discorrendo…. volesse il cielo stellato su di se, parimenti dovrebbe sentire la legge morale dentro di se, ossia comprendere fino in fondo nella propria anima che si è veramente liberi quando, nell’agire quotidiano, si sceglie di fare la cosa giusta svincolandosi da motivazioni e passioni personali. Dunque, “liberi da e non liberi di” (cit). Nella vita quotidiana di ognuno di noi come in quella politica,  la sconfitta è dietro la porta e colpisce inesorabilmente chiunque nessuno escluso. Pertanto, ribadiamo che bisogna avere stile anche nelle sconfitte anche quelle più amare, percorrere la strada della umiltà può rafforzare un’immagine apparentemente sbiadita  di se e di ciò che si rappresenta, tralasciando sentimenti negativi come la superbia, l’arroganza e la supponenza, darebbe a Voi tutti uno stile di vita diverso, vincitori e vinti. Assistiamo più o meno da un anno a questa parte ad uno spettacolo assai poco edificante per la politica cittadina. La politica sconfitta (dire con coraggio è un eufemismo) grida allo scandalo ad ogni piè sospiro! Ma vi siete mai interrogati sulle cause di ciò che realmente è successo nelle ultime amministrative a Nardò? Avete mai considerato di essere stati Voi padri e madri di questa nuova amministrazione la cui unica colpa è stata quella di trovarsi in mezzo a due fuochi con generali prevaricanti, odiosamente bugiardi, traditori, incompetenti con alti picchi di ignoranza pura? Avete mai considerato che se come si sostiene da più parti questa nuova amministrazione registra in comportamenti ed azioni similitudini con vecchie amministrazioni, l’esempio magari è stato sdoganato proprio da queste ultime? Lo dimostra il fatto che un cenno di indicazioni propositive arriverebbero da terzi alla vita politica cittadina ma grandi e coerenti osservatori, persone libere insomma, libere di dire e suggerire ad una giovane nella quasi totalità amministrazione. Libertà di dire, fare e rappresentare che una anch’essa giovane nella quasi totalità dei componenti di minoranza non avrebbe, perchè “legata” a vecchi signorotti auto proclamatosi tali della politica locale e non, non abituata ad esercitare un ruolo, quello minoritario ma di grande responsabilità perchè da molto tempo abituata a comandare con tutto ciò che ne deriva dall’aver comandato! Questi signori oggi schiamazzano e si lamentano come bambini viziati a cui è stato tolto il giocattolo preferito, immaginando piccoli, grandi e giovani ereditieri del nulla, di essere nella posizione eterna di amministratori, manifestando manie di onnipotenza queste si ereditate a pieno titolo da più parti e causa anche della attuale situazione politica. Tuttavia, la lezione ricevuta dai cittadini neritini, pare, non sia servita a nulla. Orbene, desideriamo chiudere questa nostra breve riflessione invitando tutti quanti, amministratori, rappresentanti politici e passionali vari in tutù, tra questi qualche rappresentante della carta stampata oramai rilegato al ruolo di parcheggiatore accomodante di intenti altrui! Oramai caduto in disgrazia con il nuovo potere a cui apre con riluttanza la “portella” della nuova macchina di dare l’esempio e rimanere fedeli ai principi della moralità.