Nardò,22 giugno_ Il corretto operato del sindaco Pippi Mellone e della giunta comunale dell’epoca è stato già confermato dalla giustizia amministrativa e siamo altrettanto fiduciosi che anche in sede penale non emergeranno rilievi a carico della giunta comunale che ha difeso le tasche dei cittadini.
La battaglia per abbassare il costo dei lumini è stata una battaglia di civiltà. Nardò era l’unico paese tra quelli vicini ad avere un costo esorbitante per le luci votive e da anni tutti i cittadini si lamentavano di questo fatto. Questo anche se i soliti noti dell’opposizione hanno gridato allo scandalo quando l’amministrazione ha osato mettere in dubbio “diritti” acquisiti da decenni.
Ebbene ora è chiaro che non ci sono più rendite di posizione e che per lavorare affianco all’Amministrazione Comunale, la città ed i suoi cittadini devono ottenere benefici reali. Oggi il costo di ogni singolo punto luce è di 13 euro a fronte dei 24 euro pagati finora, e gli impianti vengono messi finalmente a norma.
La richiesta di proroga delle indagini preliminari è frutto del terremoto avvenuto in procura nei mesi scorsi e della redistribuzione dei fascicoli già affidati al p.m. Arnesano. Il nuovo pubblico ministero titolare dell’indagine, la dottoressa Donatella Palumbo, si è trovata ad esaminare il fascicolo a pochi giorni dalla scadenza del termine e da qui la necessità di chiedere un’ulteriore proroga.
I Liberi Popolari sono convinti che presto tutta la vicenda si chiarirà, con buona pace di chi, ormai da diversi mesi, cerca in tutti i modi di mettere in cattiva luce l’operato del sindaco Mellone e della sua Giunta.
Il Presidente dei Liberi Popolari
Piero Errico