Nardò, 31 marzo_ di Vincenzo Candido Renna_ Ho conosciuto il Vice Questore Pantaleo Nicolì, nell’estate del 2011, ero stato da poco nominato assessore alle politiche migratorie del Comune di Nardò e mi ritrovai,in un mondo per me assolutamente nuovo e sconosciuto, quello di Masseria Boncuri.
Yvan Sagnet, da poco, aveva capeggiato il primo sciopero bracciantile di extracomunitari, che si opponevano a condizioni di sfruttamento, lavorativo di caporali per lo più connazionali e datori di lavoro locali senza scrupoli.
Per questo, gli animi di: ospiti e operatori della ONLUS FINIS TERRAE e volontari vari impegnati nel campo di Boncuri erano particolarmente tesi e le risse scoppiavano con una certa frequenza, tanto che, la Polizia di Stato non mancava di monitorare l’area con una presenza discreta ed efficace.
In un pomeriggio di fine agosto, l’afa e i nervi a fior di pelle di molti, fecero degenerare la situazione e si levò una sassaiola da parte di alcuni braccianti ad indirizzo di altri; in quel frangente, quando la situazione rischiava di precipitare, l’uomo in abiti borghesi, a me sino a quel momento sconosciuto, si staccò dal gruppo di agenti in tenuta anti sommossa e andando a parlare con i più esagitati riuscì a farli desistere dal protrarre l’azione violenta.
Quella scelta di preferire alla forza il dialogo mi impressionò favorevolmente e quando, presentandomi per la prima volta, gli strinsi la mano, complimentandomi per il coraggio dimostrato, non dimentico mai le sue parole: “Assessore, noi siamo chiamati a risolvere i conflitti possibilmente senza l’uso della forza, che è sempre l’ultima strada da intraprendere, perché è irreversibile e piena di sorprese amare”.
Mi colpì, da subito, l’umanità, il volto del poliziotto gentiluomo, aperto al dialogo capace di collegare la Polizia con il territorio.
Come non ricordare i tanti incontri con i giovani studenti, le numerose partecipazioni ad eventi culturali, i suoi interventi concisi e sobri, mai sopra le righe.
Quando si è trattato di ricevere dei riconoscimenti, come il 19 maggio dell’anno scorso da parte dei Club cittadini di Rotary e Lions, alla presenza del Neo Questore di Lecce Dr. Andrea Valentino e del Dr. Carmine Corvo, al posto di prendersi, legittimamente, per intero la scena, come di diritto, scelse di omaggiare la Polizia di Stato nel ricordo di un suo illustre predecessore il Dr. Rocco Gerardi, prematuramente scomparso, che tutti ricordiamo protagonista insieme anche all’immediato successore Dr. Domenico De Nanni, anch’egli da poco scomparso, nel contrasto alla Sacra Corona Unita.
La persona mite e aperta al dialogo di Pantaleo Nicolì ha fatto il paio con una strategia investigativa raffinata e che ha consentito alla Polizia di Stato di venire a capo di episodi criminali e di fatti di violenza, che hanno preoccupato non poco l’opinione pubblica cittadina a ridosso degli eventi delittuosi.
Ora Dottore si godrà il riposo, dopo quarantanni di servizio, più che meritato e dovuto; tornerà al suo spazio personale e all’affetto dei suoi familiari e sono certo non dimenticherà Nardò che ha visto concludere una brillante carriera.
Il suo congedo non poteva avvenire in una data qualsiasi e coincide con l’anniversario di una nostra grande ed indimenticabile concittadina: Renata Fonte, che la criminalità organizzata, prematuramente, sottrasse all’affetto dei suoi cari e della sua città, il 31 marzo del 1984, anche questo rende indimenticabile questo giorno di saluto.
Mi dispiace solo rinviare l’abbraccio reale ad un momento più propizio, che Mi auguro possa avvenire presto.
Grazie di cuore LEO, buona vita.
Vincenzo Candido Renna
https://youtu.be/XJhby4q09Xo