Bologna 31 luglio _ ADK_ “Evidentemente le cose vanno bene così. Continuano a uscire nuove piste, ma nessuno indaga. Non mi sorprende, non hanno indagato al tempo, figuriamoci se lo faranno ora. Non c’è interesse ad andare a cercare altrove, meno che mai dopo 40 anni. Per chi decide, il colpevole sono io, i colpevoli siamo noi”. Così all’Adnkronos Gilberto Cavallini, condannato all’ergastolo il 9 gennaio scorso al processo per la strage di Bologna.

“Ci sono stati momenti – prosegue – poco prima della condanna, in cui ho visto qualche spiraglio, come la storia del Dna della Fresu, ma sono stati attimi di speranza.
Non hanno voluto approfondire. Quello che sorprende è la pervicacia di insistere, nonostante quello che è venuto, sta venendo e che verrà fuori. Ho letto addirittura la notizia che Licio Gelli avrebbe finanziato i Nar.
Fa tutto parte della propaganda, noi siamo un facile capro espiatorio. Non mi meraviglio più di nulla, è così dal dopoguerra, sarà così per molto altro tempo. Le cose non possono cambiare di punto in bianco e, forse, non cambieranno mai”.