Un’importante attività d’indagine è stata conclusa nella giornata di ieri da parte del personale del Commissariato di P.S. di Ostuni, diretto dal Commissario Capo Gianni Albano.

 

Gli Agenti del Commissariato della Città Bianca hanno dato esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, Dott.ssa Stefania DE ANGELIS, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica presso la Procura di Brindisi, Dott.ssa Simona RIZZO, nei confronti di DE CAMILLIS Mattia, nato a Ceccano (FR), il 27.11.1957 residente in San Michele Salentino, tratto in arresto nella giornata di ieri poiché giudicato responsabile dei reati di stalking e violenza privata aggravati, commessi ai danni di una donna di San Michele Salentino.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari e messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria competente.

Più nei dettagli i particolari dell’operazione: sul finire del mese di gennaio del corrente anno, una donna residente in San Michele Salentino si presentava presso gli uffici di Polizia di Ostuni per sporgere denuncia nei confronti del suo aguzzino, ex convivente che, da tempo, rendeva la sua vita un vero e proprio calvario. La denunciante raccontava agli investigatori che l’ossessione persecutoria dell’uomo era stata la causa principale della fine della loro relazione sentimentale, una decisione, quella di interrompere la convivenza, cui la signora era stata indotta dalla follia del compagno che voleva esercitare letteralmente il controllo, in tutto e per tutto, nei confronti della sua persona. Ma, proprio l’interruzione della storia sentimentale iniziata nel 2012 e costantemente e quotidianamente fatta di alti e bassi, aveva determinato l’ingenerarsi di un vero e proprio inferno per la vittima, non più libera di fare un passo senza il consenso del suo ‘padrone’. L’arrestato, di fatti, era costantemente presente in tutti i luoghi in cui si trovava la malcapitata tanto che la stessa non poteva nemmeno svolgere liberamente il lavoro di badante nei confronti di anziani signori bisognosi di cure perché la sola presenza di altri uomini, anche solo parenti delle persone assistite, faceva andare su tutte le furie il soggetto che non rinunciava, come aveva fatto in innumerevoli occasioni, di avvicinarli e di minacciarli anche di andare incontro ai peggiori mali, se solo si fossero avvicinati alla denunciante. Il risultato di tale condotta scellerata era che la vittima veniva licenziata dai suoi datori di lavoro in quanto costretti ad allontanarla pur di non subire la collera dello stalker.

Questi addirittura non perdeva occasione di percuotere chiunque provasse anche per un comunissimo motivo ad avvicinarsi alla donna dicendo a tutti che la stessa era solo ed esclusivamente sua e che nessuno avrebbe dovuto avvicinarla, neanche per parlarci. Una vera e propria ossessione quella del DE CAMILLIS che lo portava a pedinare costantemente durante la giornata la denunciante come se si trattasse della sua ombra, facendola pertanto sprofondare nel più profondo sconforto e determinandole un perdurante stato di ansia e di agitazione, rese ancora più asfissianti dall’avvertimento che l’arrestato di sovente le rivolgeva, dicendole che se l’avesse denunciato alla Polizia, l’avrebbe ammazzata. Così come avrebbe eliminato non solo gli uomini che anche per un solo ordinario motivo si fossero avvicinati alla vittima, ma anche le sue amiche, colpevoli, a dire dell’arrestato, di riempirle la testa di cose infondate che finivano per allontanarla da lui. Sintomatici, in tal senso, sono stati dei veri e propri inseguimenti che l’odierno arrestato effettuava nei confronti della signora la quale, a mero titolo d’esempio, lo trovava già presente presso l’autogrill ove il pullman che conduceva le braccianti agricole nelle campagne di Polignano a Mare era solito tutte le mattine fare la sosta per la colazione. Ancor prima che il mezzo giungesse in loco, l’uomo era già lì ad osservarla solo ed esclusivamente per il ‘piacere’ di farle percepire la sua ingombrante ed assillante presenza; o ancora, allorquando, perduto il lavoro di bracciante agricola proprio in ragione dei perduranti atti persecutori subiti, lo stesso quasi arrivava a speronare l’autovettura condotta da un’amica della denunciante lungo il tragitto che da San Michele Salentino conduce a Carovigno ove la vittima svolgeva l’attività di badante come detto, ponendo in essere lungo il tallonamento, ripetuti sorpassi ed accelerazioni di velocità che terrorizzavano le due donne, impietrite dalla follia dell’uomo che, giunto a destinazione, si posizionava sotto l’abitazione ove la vittima svolgeva l’attività lavorativa, aspettando che la ultimasse.

Una morbosa testardaggine che induceva la donna a richiedere l’aiuto di una Volante del Commissariato di Ostuni che, giunta nel luogo in cui era segnalata la presenza dell’individuo, effettivamente lo identificava colà presente e, nel corso dell’effettuazione di una perquisizione estesa all’abitacolo dell’autovettura del DE CAMILLIS, rinveniva nella disponibilità dello stesso un coltello a serramanico di genere vietato e un manico di legno, in merito al possesso dei quali, lo stesso riferiva solo giustificazioni infondate e di circostanza, agli Agenti intervenuti in soccorso della donna.

Questa, era ormai sprofondata a causa dell’arrestato in un profondo stato di disagio psichico e di terrore tanto che ormai la vittima viveva segregata in casa pur di non incrociare la sua furia e di non essere costretta con la forza, come più volte accaduto, a salire sull’autovettura dello stalker, quotidianamente intento ad esercitare la sua egemonia sulla ormai esausta malcapitata.

Così, in seguito alla presentazione della denuncia presso gli Uffici del Commissariato di P.S. di Ostuni, veniva compiuta una minuziosa e dettagliata attività investigativa, all’esito della quale, le evidenze probatorie acquisite venivano comunicate ed ampiamente condivise dalla Procura della Repubblica di Brindisi.

Di fatti, nella giornata di ieri veniva emessa dal Tribunale di Brindisi-Sezione dei Giudici per le indagini preliminari- nei confronti del DE CAMILLIS Mattia, con trascorsi di Polizia specifici nonché per reati contro la persona ed il patrimonio, un’Ordinanza applicativa della misura coercitiva degli arresti domiciliari e lo stesso, dopo le formalità di rito, veniva accompagnato presso la propria abitazione a disposizione dell’Autorità giudiziaria competente, essendo fondato, imminente e concreto il pericolo che lo stesso, ove lasciato libero di agire, possa commettere atti finalizzati a mettere seriamente a repentaglio l’incolumità della denunciante nonché di suoi amici e conoscenti.

La vicenda descritta consente di porre l’accento sull’importanza dell’atto di denuncia in generale ed, in particolar modo, in questo genere di situazioni in cui, anche una decisione ritardata di rivolgersi alla Polizia di Stato può essere fatale e rappresentare un punto di non ritorno per le vittime di soprusi e maltrattamenti di ogni genere.

La polizia di Stato, pertanto, costantemente in prima linea nell’azione di prevenzione e di repressione dei reati rientranti nella c.d. violenza di genere, invita la Collettività tutta a rivolgere alle Istituzioni competenti le dovute ed importanti segnalazioni, al fine di non dare un ulteriore possibilità di violenza ai propri aguzzini e onde bloccarli con fermezza e decisione.

 

Ostuni, 09.03.2016

Il Dirigente

Commissario Capo Gianni Dr. ALBANO

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