Leggendo la surreale nota dell’ufficio “ordine pubblico e sicurezza?” Con tanto di titolone dramma comico che così recita: “c’è preoccupazione, servono più uomini” del comune di Nardò, oltre ad una evidente mal celata incompetente inadeguatezza di  questa amministrazione, si denota nella immediatezza una forma di smarrimento, come quando i bambini piccoli perdono di vista i genitori o quelli più grandi a cui chiedere aiuto perché qualcuno sta rubando le caramelle, in questo caso, al prefetto di Lecce.

Le esternazioni/preoccupazioni del sindaco Mellone, in merito alla questione sicurezza, hanno acceso immediatamente forti discussioni. Ma non era già andato dal prefetto?  E la video sorveglianza?

Mellone intenderebbe far fronte a una percezione di sicurezza in questo momento attenuata, chiedendo al prefetto di Lecce quanto segue: per queste ragioni – è la richiesta – chiedo di mettere in atto qualsivoglia iniziativa utile a restituire alla nostra città un apprezzabile livello di sicurezza, anche attraverso il coinvolgimento dell’esercito, dei carabinieri, ecc. O anche il rafforzamento permanente della pianta organica in riferimento al personale in strada”.

Esercito? Da interessare per questioni piu gravi, stiamo parlando al più di microcriminalità o di episodi legati al bullismo.

Personale in strada?? Risuona alquanto offensivo l’appellativo di personale in strada!

Carabinieri? Nel caso lo avesse dimenticato Mellone, Nardò è sede di commissariato, di un comando  stazione carabinieri, a pochi chilometri vi è il comando compagnia carabinieri e, nella vicina Lecce, la sede del comando provinciale dell’arma, della questura e della prefettura. Forse Mellone crede di essere il sindaco dei beduini del deserto?

Piuttosto che auspicare uno spiegamento insensato di risorse pubbliche verrebbe da chiedersi se il sindaco Mellone si sia predisposto ad un collaborativo ascolto con le forze di polizia locali.

Infatti, è indubbio che la nostra non sia una città nella quale ci siano episodi tali da farne una realtà poco sicura o pericolosa, tantomeno al punto da far intervenire l’esercito.

Tuttavia tali fenomeni di microcriminalità e vandalismo rischiano di mettere in discussione la tranquillità di una comunità. Questi atti, che se circoscritti sono da considerarsi non preoccupanti, sono comunque episodi che devono far tenere le antenne dritte soprattutto perché restituiscono una percezione di sicurezza al di sotto del reale livello avvertito.

Vale poi ricordare che questo è un ambito la cui competenza è affidata allo stato e alle forze del’ordine, sebbene  la domanda di sicurezza viene sovente rivolta anche ai sindaci.

Pertanto, sarebbe opportuno che chi amministra la cosa pubblica si concentri sul mettere le basi per una programmazione ed un coordinamento tra forze dell’ordine, percorrendo un patto sulla sicurezza con le città limitrofe attraverso un protocollo di collaborazione territoriale.

Una amministrazione attenta, infatti, dovrebbe coniugare il tema della sicurezza urbana con quello della sicurezza sociale, nella convinzione che la sicurezza dei cittadini e la percezione che essi ne hanno dipenda non solo da politiche repressive, ma da un insieme di azioni volte a sviluppare il senso di solidarietà, la legalità, l’estensione dei diritti, l’integrazione fra le diverse componenti di una comunità in rapida trasformazione.

Tutto questo ribadendo in maniera decisa il doveroso rispetto delle leggi e del vivere civile.

Insomma, siamo davanti all’ennesima triste uscita a vuoto del sindaco Mellone e del suo ufficio stampa, che puntualmente non mancano di rammentarci la loro inadeguatezza nel gestire tali delicate problematiche che direttamente interessa la cittadinanza tutta.

 

 

 

COMUNICATO STAMPA

Lunedì 23 gennaio 2017

 

 

ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA

“C’È PREOCCUPAZIONE, SERVONO PIÙ UOMINI”

Dopo i recenti atti di bullismo e le aggressioni, il sindaco Mellone scrive al prefetto

 

Gli ultimi episodi di bullismo, le aggressioni e i gesti vandalici, soprattutto nell’area del centro storico cittadino, hanno spinto il sindaco Pippi Mellone a scrivere al prefetto di Lecce Claudio Palomba per evidenziare lo stato di allarme che c’è in città e per chiedere adeguate risposte in termini di ordine pubblico e sicurezza. L’iniziativa del primo cittadino è stata assunta di concerto con i consiglieri delegati alla sicurezza e al centro storico, rispettivamente Augusto Greco e Cesare Delll’Angelo Custode.

“Dopo l’ultimo incontro – scrive il sindaco Mellone al capo della prefettura leccese – convocato anche a seguito della serie d’incendi avvenuti in città, ai quali, purtroppo non è seguita l’individuazione dei responsabili, stiamo assistendo a una escalation di comportamenti sfociati in aggressioni o in atti di vandalismo e bullismo. Due di queste aggressioni hanno costretto le vittime a rivolgersi alle cure sanitarie: un ventenne, peraltro, ha riportato la rottura del timpano. Questo stato di cose, sommato a una difficoltà oggettiva nella sorveglianza e nella gestione del traffico nel borgo antico nelle ore notturne, quando questo Comune non ha a disposizione personale proprio, sta alimentando una motivata preoccupazione e allarme sociale tra residenti e visitatori, con grave pregiudizio per l’intera comunità.

Per queste ragioni – è la richiesta – chiedo di mettere in atto qualsivoglia iniziativa utile a restituire alla nostra città un apprezzabile livello di sicurezza, anche attraverso il coinvolgimento dell’esercito, dei carabinieri, ecc. o anche il rafforzamento permanente della pianta organica in riferimento al personale in strada”.

 

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