Nardò,31 gen_di COSIMO POTENZA_ Non a caso apriamo l’ editoriale con le parole del sen. Maritati. Politico di sinistra, laico che nella sua documentata esperienza di ben tre legislature ha certamente quella conoscenza sul campo ,“politico”, a tal punto da rendere necessario riproporre fortemente la conoscenza della nostra Costituzione, per rivendicarne il contenuto . In questo periodo storico di derive politiche o presunte tali dove la scelta di chi dovrà rappresentarci è calato dall’alto o imposto ,“fate vobis”, con questa discutibile legge elettorale.
Una frase estrapolata da un corposo intervento avvenuto in occasione dell’evento “Buon Compleanno Costituzione” presso il Caffè Letterario, domenica 28 gennaio, per i 70 anni della Costituzione.
Una strana coincidenza in una domenica di gennaio nella nostra città. Mentre si parlava di Costituzione e di ideologie defunte, ai vertici del partito di Salvini si immolava la candidatura dell’assessore Sodero per motivi riconducibili ,forse, a machiavellici intrallazzi tra primogeniture di candidati in odore di uno scranno da deputato della Repubblica per la coalizione di centro destra, o peggio a incompatibilità tra un movimento territoriale antagonista alla “dottrina” di una lega in forte ascesa nazionale. Il suo leader, Salvini , alla ricerca di un espansione verso il meridione in questo momento storico, privo di una classe politica in grado di autodeterminarsi, ha ritenuto “ingombrante” (?) un ultrapolitica che in meno di 48 ore, non solo capitola in credibilità verso i suoi elettori e militanti , ma diventa strumento di riscatto “politico” di detrattori indispettiti da una scelta ,quella del leader di Andare Oltre, apparsa subito contraddittoria visto la natura di due espressioni di pensiero agli antipodi.
Un occasione inaspettata ma ghiotta in quel sottobosco politico di terza e quarta fila, pronto a sfogare le proprie frustrazioni a riprova di quanta disonestà intellettuale pascola nelle praterie mediatiche quando si conosce la fonte con un trascorso politico noto.
Due avvenimenti che collimano nello stesso spazio temporale, può apparire una coincidenza ma forse nulla è come appare, a volte.
La politica arrivista che scardina ideologie, nella visione di mero interesse personalistico dove i partiti non sono più l’espressione di idee condivise ma sono diventate espressione di uomini volubili legati a doppio filo ai numeri per l’ascesa al potere. Esempi a iosa nelle ultime settimane nelle varie espressioni politiche in corsa a queste elezioni. Il vecchio che si ripropone con promesse elettorali che stuprano l’intelligenza del cittadino onesto. Si naviga a vista nella speranza che l’opera di lobotomia collettiva funzioni ancora ( funzionerà!?)
Maritati pesa e confronta passato e presente della casta politica italiana.
Ieri . Si era di sinistra di destra di centro o degli estremi ma tutti uniti dai principi fondamentali di regole scritte da chi credeva nei valori fortemente riconducibili alla parola libertà garantiti dalla Costituzione. Una classe politica che aveva un obbiettivo la ricostruzione di un paese ed era pronta a rimboccarsi le maniche.
Oggi. La carenza spaventosa di una formazione politica, di regole morali certe e di un qualunquismo imperante ,ha demolito le ideologie creando derive pericolose che sono visibili, palpabili e reali.
Un’analisi, lucida che fotografa perfettamente una campagna elettorale dove la partecipazione del cittadino nell’urna elettorale è primaria. Un periodo storico incerto si ma non senza soluzioni sempre che ,citando le parole di Giorgio Gabber, :”La libertà non è star sopra un albero non è neanche il volo di un moscone la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione”… come non condividere …
https://youtu.be/uqq6awkZNFQ