Domenica 27 gennaio si celebra in tutto il mondo la Giornata della Memoria, la ricorrenza dedicata alla commemorazione delle vittime dell’Olocausto. Il 27 gennaio 1945, infatti, le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia. Ogni 27 gennaio anche l’Italia ricorda la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte. Com’è noto, la città di Nardò e la comunità neretina sono simbolicamente e intimamente legati a quel periodo storico per aver ospitato in un campo di accoglienza a Santa Maria al Bagno, tra il 1943 e il 1947, gli ebrei liberati dai campi di sterminio e in viaggio verso il nascente Stato di Israele. Una pagina esemplare di solidarietà che ha consentito a Nardò di fregiarsi nel 2005 della Medaglia d’Oro al Merito Civile da parte del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

L’amministrazione comunale ha organizzato nella giornata di domenica un ritrovo alle ore 10 presso il Giardino della Memoria di Santa Maria al Bagno (lungomare Lamarmora), dove sarà messo a dimora un nuovo albero (un pino). Il Giardino è stato istituito nel 2010 da un’idea del professore Pierluigi Congedo in concomitanza con la scomparsa in quegli anni dell’amico Fredy Weisz, arrivato a Santa Maria al Bagno nel 1945 con la Croce Rossa Internazionale, dopo aver perso la sua famiglia ad Auschwitz. Congedo decise di piantare una pianta di agave nel punto in cui Weisz, una sera del 2004, sostò a lungo in riflessione e con lo sguardo rivolto verso il mare. Negli anni successivi il giardino è cresciuto con il sostegno dell’amministrazione comunale, dei privati e di profughi sopravvissuti alla Shoah e passati da Santa Maria.

A seguire, alle ore 10:30, nel vicino Museo della Memoria e dell’Accoglienza è in programma la cerimonia di commemorazione, con il saluto delle autorità cittadine, l’intervento di Paolo Pisacane, fondatore dell’associazione Pro Murales Ebraici, e le letture dal D.P. Camp 34 di Santa Maria al Bagno dei testi scritti dai profughi che soggiornarono nel campo di Santa Maria, a cura degli studenti dell’istituto “Vanoni”, diretti dal professore Roberto Russo, che alterneranno anche alcuni brani musicali. In particolare, delle lettere inviate tra il 1997 e il 2004 a Paolo Pisacane, custode di numerose memorie. Lisa Nejman Sandroff, Miriam Moskowitz, Lisa Shotten, Pnina Horowitz, autrici delle lettere, tutte donne ad eccezione di Ottfried Weisz, descrivono esperienze, stati d’animo e impressioni dal periodo vissuto durante la guerra e i campi di concentramento, alla fuga e all’arrivo a Santa Maria al Bagno e in Puglia.

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Durante la giornata di domenica (al mattino a partire dalle ore 11:30 e nel pomeriggio a partire dalle ore 17:30) gli ingressi e le visite guidate al Museo saranno gratuite. Il Museo della Memoria e dell’Accoglienza, istituito nel 2009, non è un museo della Shoah, ma un luogo di importanza strategica per la comprensione e la ricostruzione degli avvenimenti che sconvolsero l’Europa durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale. Nelle ampie sale bianche e inondate di luce (simbolo di speranza e rinascita, nell’intento del progettista Luca Zevi) il visitatore non trova le immagini degli orrori dei campi di concentramento e delle vittime dell’Olocausto, ma i volti finalmente rilassati e sereni di chi, più fortunato di altri, ha avuto un’altra opportunità e la possibilità di raccontare. I documenti provenienti dall’archivio storico comunale e da archivi privati, le foto d’epoca, gli oggetti e i murales realizzati dal profugo rumeno Zivi Miller tra il 1945 e il 1946 (l’unica testimonianza di tipo grafico esistente in Europa dell’Aliyah Bet, il viaggio che dopo la guerra condusse i sopravvissuti ebrei nella Terra Promessa), insieme alle eloquenti visite guidate condotte dal personale del Museo, offrono una esperienza di alto valore educativo. Il Museo è aperto e visitabile ogni giorno dell’anno. Informazioni e orari sul sito www.museomemoriaeaccoglienza.it, sulla pagina facebook o al numero di telefono 380 4739285.

Da oggi e sino a domenica il presidente del Consiglio comunale Andrea Giuranna e l’assessore all’Istruzione Maria Grazia Sodero faranno una serie di visite negli istituti scolastici della città per informare delle iniziative della Giornata della Memoria 2019.

“Parlare di Shoah non è facile – spiega il presidente del Consiglio Andrea Giurannama abbiamo il dovere di ricordare la lezione di quella pagina della storia. Nardò, che a quella pagina è intimamente legata e che per questo legame si è fregiata della Medaglia d’Oro al Merito Civile, ha in un certo senso il privilegio di testimonianze straordinarie, che sono insegnamenti per il presente e per il futuro. Da neretini, non abbiamo solo l’obbligo morale della memoria dell’Olocausto, ma anche l’obbligo di non tradire le vicende di Santa Maria al Bagno tra il 1943 e il 1947, di cui ovviamente saremo fieri per sempre”.

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Ultimo aggiornamento: 02/01/2025
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