Venerdì 30 maggio 2025 presso la biblioteca “Maria Paino” di Vignacastrisi si è tenuta la presentazione del libro di Francesco Pio Fersini : “Torri costiere della provincia di Lecce” Yuncaprint editore. Moderatore della presentazione Salvatore Razza ; presente il vice sindaco di Ortelle, Luigi Urso.
Il libro , 190 pagine in carta patinata con illustrazioni fotografiche di buona fattura, è una guida accurata delle Torri costiere, dette anche saracene, presenti lungo la costa della penisola salentina nella provincia di Lecce.
Un’opera frutto di una ricerca meticolosa effettuata negli biblioteche pugliesi e negli archivi di stato di Napoli. Un libro/guida con fonti di opere cardine, come lo stesso autore ha sottolineato nella presentazione; per primo lo scrupoloso censimento effettuato nel 1978 dall’architetto Vittorio Faglia “Censimento delle Torri costiere nella provincia di Terra d’Otranto” (Roma: Istituto italiano dei castelli) e non meno importante il lavoro di Giovanni Cosi del 1989 dal titolo: “Torri marittime della terra d’Otranto”(Galatina: Congedo Editore).
La genesi dell’ opera nasce ,singolarmente, nel periodo della pandemia,2019-2021, dove l’autore ritrova nella lettura sotto il lockdown quella curiosità per il proprio territorio riscoprendo con il “turismo” di prossimità, un territorio inedito a pochi passi dai luoghi nativi a lui tanto cari.
Curiosità che si tramuta in un sito internet a tema. Ma questo primo approccio non appaga Fersini tanto da sentire l’esigenza di creare un guida cartacea a tema.
Una guida pensata a riprendere e completare, secondo l’intento dell’autore, il filone bibliografico , prolifero in questi ultimi anni con l’ascesa di un turismo lento tra trekking e bicicletta che ha riscritto il territorio tanto da amplificare lo slogan “Salento d’amare”, brand coniato nel 2003 dal presidente Lorenzo Ria e da Sergio Blasi.
Opere che nel loro intento editoriale hanno contribuito non poco a rendere visibile un luogo coniugando bellezza paesaggistica ed architettonica tra testi e fotografie in itinerari ignoti persino agli autoctoni.
Il saper vedere con occhi e conoscenze nuove ,quindi, ha innescato l’esigenza di completare, secondo l’autore, un lavoro a tema meno articolato nell’intento di fare sintesi e suscitare nel lettore curiosità tanto da legarlo virtualmente al luogo e renderlo parte integrante.
Il fine è valorizzare le Torri costiere patrimonio di un territorio unico e irripetibile dove il sistema difensivo che ha un passato certo rappresenta un concetto identitario.
Dalle primogeniture di artefatti rudimentali in pietra sotto i Messapi, ancora visibili a Giugianello, per passare alle torri Normanne, bellissima quella di Leverano, agli Angiolini sino al dominio spagnolo dove si sviluppò nel XVI secolo, dopo l’eccidio di Otranto ,una ragionata e funzionale rete di avvistamento/difensiva di torri lungo la costa del regno ,progettate dall’ingegnere militare Francesco la Scala; di masserie fortificate nelle direttrici commerciali nord e sud-est e ovest sino alle case torri ultimo baluardo difensivo nelle comunità dell’entroterra come ha descritto Antonio Costantini nella sua ultima fatica letteraria :”Il sistema difensivo del Salento tra Torri costiere, Masserie fortificate e case torri-(2024 Galatina Congedo Editore) …..” Opere che unite non sono solo pillole di storia ma volano turistico di un Salento proteso all’ospitalità e alla conoscenza del territorio.
Un testo che vorrei consigliare a chi desidera allontanarsi dalle arterie stradali del litorale ionico o adriatico intraprendendo percorsi alternativi “slow”, dai tratturi, quasi scomparsi, alle direttrici storiche ripresi nel cammino del Salento o nei percorsi di trekking o semplicemente per i sentieri della costa, battuti in passato dai contrabbandieri di sale o dai contadini locali, nell’intento di immergersi nella bellezza di un territorio dove la sua storia è sconosciuta e le “sentinelle” ,ben documentate da Fersini, sono la testimonianza di un passato legato a doppio filo ai flussi migratori e all’integrazione di popoli passati e futuri arrivati dal mare. ( Potenza Cosimo)