Questo spazio e’ un momento di democrazia partecipata aperta a tutti. Se interessati e desiderate esprimere un opinione o rispondere agli interrogativi propedeutici, scrivete alla redazione: loradinardo@hotmail.it …
Alla luce di quanto sta accadendo negativamente in campo nazionale (Mose, Expo ecc.) riteniamo di aprire una finestra di dialogo costruttivo con i cittadini per verificare insieme come si sta attuando il Programma amministrativo votato dagli elettori e quanto di trasparenza, obbiettività e meritocrazia vi è negli atti emessi dal Governo cittadino e dal suo apparato istituzionale.
La Città di Nardò è retta dal 2011 da una Amministrazione multicolore.
Organo massimo amministrativo della Città è:
Il Consiglio comunale (composto da 23 Consiglieri più il Sindaco) organo programmatorio (potere legislativo) delle scelte e delle determinazioni politico-amministrative.
Il Governo della Città, Sindaco e Giunta, ( potere esecutivo) per le sue deliberazioni e proposte si avvale dei Dirigenti di settore, dei pareri delle Commissioni consiliari, delle Consulte e degli Esperti occasionali (locali e non per materie tecnico-amministrative particolari).
L’apparato comunale, composto da Dirigenti e personale vario (parte operativa), concretizza fattualmente le indicazioni del potere legislativo (Consiglio) ed esecutivo (Sindaco e Giunta).
Il Consiglio comunale è organo sovrano per gli affari amministrativi e per le scelte economiche-politiche da intraprendere, percorrere e attuare nell’interesse della collettività neretina attraverso il Bilancio preventivo e il Conto consuntivo, annuale e pluriennale.
E’ utile sottolineare che tutti gli atti amministrativi si realizzano nell’interesse e a spese della collettività.
I Beni pubblici sono dei cittadini e non come spesso qualcuno erroneamente ritiene appartenenti allo Stato, ente astratto lontano e diverso dalla collettività e dal popolo.
Le strade, i monumenti, i finanziamenti, il PUG, il museo, gli edifici, lo stadio, i parchi ecc. sono beni e servizi che il popolo ha l’interesse diretto e personale di salvaguardare e difendere.
Il disservizio, il vandalismo, l’incuria, la sporcizia, il mancato diserbamento, la mutilazione dell’arredo urbano ecc. sono atti e fatti che oltre ad essere incivili e deprecabili intaccano continuamente le tasche della Comunità cittadina.
Ogni cittadino singolarmente e collettivamente ha il dovere di vigilare, intervenire e segnalare qualsiasi atto o situazione che ritiene degradante o deturpante il paesaggio, la bellezza o l’igiene della Città.
Essa è, nella sua totalità di Beni e servizi, la Casa di multiproprietà del cittadino.
I Consiglieri comunali vengono eletti (scelti e delegati) per governare la Città sulla base del Programma elettorale che ha vinto le elezioni.
Essi durano in carica un quinquennio alla fine del quale e anche in itinere devono rispondere ai Partiti e al Popolo del mandato politico amministrativo affidato.
Ogni Amministrazione ha il dovere primario di informare pubblicamente i cittadini nei modi e nei tempi opportuni (tramite conferenze, comizi, bollettini, giornale comunale, assemblee, ecc.)
Per comprendere come sta funzionando e si relaziona la macchina amministrativa con la Città poniamo alcuni interrogativi:
Come è organizzato e procede il governo locale presente a Palazzo Personè?
I rapporti sul Palazzo fra i vari organismi sono veramente improntati al massimo rispetto dei ruoli, delle competenze e delle deleghe assegnate?
Ogni componente svolge il proprio ruolo con diligenza, competenza, dignità, partecipazione, lealtà, moralità e legalità?
Esistono zone d’ombra e sacche operative che minano la partecipazione e l’azione amministrativa?
Il nostro primo interrogativo riguarda l’istituzione Sindaco.
Il Capo dell’amministrazione è collaborato diligentemente dai componenti la Giunta, vi è piena e solidale fiducia nelle deleghe assegnate oppure vi sono tentativi di fuga, di primato, di distinguo, di tutto fare, di sottovalutazione e di scarso attaccamento?
E ancora coinvolge nel progetto “Città” tutti i Consiglieri o solo quelli della maggioranza?
Esegue e realizza le indicazioni del Consiglio e in che conto tiene i pareri delle Commissioni e delle Consulte?
Il Consiglio Comunale dibatte pienamente e completamente i vari problemi posti all’o. d. g. ?
Il parere consacrato viene portato a conoscenza degli altri organismi in tempo utile?
Vi sono situazioni per le quali le pratiche dormono, si dissolvono, si ritorcono contro l’A.C. ?
Vi è continuità o discontinuità col passato?
La Giunta è sintonizzata collegialmente con il Capo dell’Amministrazione, partecipa attivamente a tutte le scelte e le problematiche, è interamente coinvolta nel realizzare il progetto “Città”?
Gli assessori sono liberi componenti isolati e autonomi o coordinati da intendimenti univoci?
Le Commissioni consiliari affrontano i problemi su “input” (totale, parziale, di massima ) del Governo cittadino o discutono, staccati da questo, senza alcuna intesa e raccordo?
Le Consulte esprimono pareri frutto del sentire e della volontà popolare o sono micro organismi di potere, di visibilità personale che si contrappongono al governo cittadino?
Le segnalazioni e le proposte affrontate vengono sempre discusse in presenza di un rappresentante del governo cittadino?
I Presidenti di Commissione consiliare formulano gli o. d. g. in maniera autonoma o su intesa e richiesta del governo cittadino?
Nella loro elaborazione sono coadiuvati e assistiti dai tecnici amministrativi ?
Affrontano tematiche collegate al Programma elettorale o hanno libertà di scelta e di proposta?
Alle Consulte e alle Commissioni il componente del governo cittadino e il Dirigente di settore partecipano assiduamente, saltuariamente o sono sempre assenti?
Manifestazioni e presenze: una cosa va sottolineata immediatamente: è indecoroso e irrispettoso constatare nelle varie manifestazioni o eventi ufficiali che il Sindaco e il Presidente del Consiglio non sono accompagnati dalla Giunta intera (salvo eccezioni di forza maggiore) né dai Consiglieri comunali (almeno della maggioranza).
Essere Assessore o Consigliere, anche se temporanei, comporta questi irrinunciabili doveri sociali di rispetto del ruolo, del mandato elettorale e delle consuetudini storiche della Città.
Ci limitiamo al momento di stigmatizzare questi comportamenti e di verificarne l’attualità.
Il Buon Governo si acclara per il rispetto delle regole e del mandato politico amministrativo ricevuto, fuori da ogni populismo, favoritismo e affarismo!
Il sasso è lanciato sta ai lettori intervenire per segnalare, proporre, criticare, correggere le cose riportate in un aperto dialogo di verità, di giustizia, di moralità, di vivibilità cittadina.
Nardò, 3 luglio 2014
Savonarola Secondo