Nardò è governata da una coalizione multicolore (partiti: PD,UDC; Liste civiche: Risi,Partecipa,Semplicemente Neritini, Progetto Nardò ) i cui rapporti interni, stipulati per realizzare una ottima Amministrazione contrapposta al passato, si stanno via via svilendo all’insegna di richieste e di proposte casuali non legate al disegno unitario e al Programma elettorale vincente.
Il lavoro del Governo cittadino (Sindaco e Giunta) di conseguenza è privo di slancio, di novità di cambiamento e va avanti a sussulti su un percorso non finalizzato, spezzettato, funambolico, illusorio e aleatorio.
Di incisivo, da considerare come tale, dopo tre anni non c’è nulla!
La compagine salutata come la panacea dei mali del passato sta invece ripercorrendo in gran parte gli stessi errori:
1. nessuna pre-Giunta di concertazione o pre-Consiglio per illustrare, discutere idee, proposte, cronoprogrammi degli affari amministrativi;
2. frettolose riunioni di giunta i cui deliberati non sempre sono difesi unanimemente all’esterno;
3. Consiglieri e Assessori che svolgono il loro impegno in maniera superficiale, spesso assenti, e cosa riprovevole non presenziano uniti e compatti alle manifestazioni civili e religiose;
4. è sconcertante vedere nelle celebrazioni civili o religiose il Sindaco senza i suoi assessori e consiglieri (almeno di maggioranza);
5. è vergognoso in Consiglio comunale assistere ad assenze mirate e a dichiarazioni di voto contro le proposte del Governo cittadino da parte di Consiglieri di maggioranza;
6. sapere che il Governo cittadino si confronta raramente con i partiti della coalizione (manca l’agenda di verifica) per cui i pochi rapporti sono laconici, spesso contradditori e critici;
7. non esistono momenti calendarizzati di comunicazione pubblica, nè foglietti o giornalino di informazione delle attività da distribuire gratuitamente presso le abitazioni, riportanti notizie, proponimenti, evoluzioni amministrative o sociali per rendere i cittadini partecipi del Palazzo;
8. si assiste all’annuncio di varie proposte (Piscina, Porto turistico, Parco unitario Portoselvaggio – Area Marina Protetta ecc.) che poi regolarmente evaporano nel nulla;
9. i cittadini non sono coinvolti, né informati metodicamente e tempestivamente delle scelte l’AC realizza o intende realizzare per la crescita della Città e della collettività;
10. si assiste a Commissioni consiliari che discutono, in più sedute, di argomenti non sollecitati o posti in agenda dal Governo cittadino ( Primo motore di ogni cosa);
11. si notano molteplici, ripetute assenze nelle Commissioni consiliari dei rappresentanti del Governo e dell’apparato dirigenziale;
12. Consigli comunali (che si programmano) che si celebrano in assenza dei funzionari responsabili di settore (dovrebbero essere tutti presenti indipendentemente dal settore di competenza);
13. Sindaco che relazione sugli affari delegati agli Assessori;
14. Assessori che non vivono la Giunta come momento di discussione, di riflessione e di decisione comune che impegna tutti, tante sono le critiche che affiorano all’esterno;
15. la Giunta non è un “ unicum” col Sindaco, ma tanti singoli piccoli Sindaci, per cui è facile che qualcuno si trasformi in Asso piglia tutto e qualche altro è presente solo per alzare la mano e votare a favore;
16. gli argomenti non vengono affrontati con filo logico (mito di Arianna) e visione d’insieme, né sono legati al Programma, ma solo attenzionati ai propri momenti socio- psicologici personali;.
Gli argomenti principali, quelli più pregnanti previsti nel Programma amministrativo vengono rinviati in attesa che si risolvano da soli o per miracolo (Ospedale, Migranti, Parco unico Portoselvaggio-Area Marina Protetta, Ex Pretura, Collettamento fognario, Centro storico, Manifestazioni, Turismo, occupazione, lavoro, giovani).
Mancando i momenti di discussione, di sintesi e di intesa gli Assessori sono naturalmente indotti a concentrarsi sul proprio orticello (la delega ricevuta), incuranti del resto degli altri assessorati e dell’andamento generale amministrativo.
Esempi di scarsa attenzione e realizzazione:
l’efficientamento energetico, ottima proposta, si è smarrita per strada;
i migranti, grosso problema morale, civile e umano si è risolto completamente non per la spinta dell’A. C. ma per le prese di posizione della Comunità nel suo complesso: Regione, Caritas, Associazioni varie, Sindacati.
I lavori dell’ex Pretura dormono in attesa di completamento e consegna;
il Museo del mare attende non si sa cosa per essere riempito delle risorse sparse fuori Nardò;
il Piano coste dorme malgrado la scadenza di alcuni termini;
il PUG non decolla pur in presenza di un atto di indirizzo approvato dalla Giunta nel 2010;
il Protocollo della salute si svuota di specialità anziché incrementarsi;
la battaglia per ripristinare l’Ospedale è stata rovinosamente abbandonata dall’Amministrazione comunale, malgrado gli impegni elettorali;
l’Area mercatale ripetutamente dichiarata finita è lì in attesa di ulteriori determinazioni di consegna.
Chi e che risponde l’Amministrazione di fronte a queste impressioni?
Cosa risponde il Sindaco ripetiamo Capo dell’Amministrazione?
Attendiamo interventi chiarificatori ANCHE IN CONTRADDITTORIO per avviare un CANALE di aggiornamento e di verifica del voto elettorale espresso come delega per governare concretamente e seriamente la Città e non per lasciare le varie problematiche sospese all’infinito.-