Siamo intervenuti qualche giorno fa per denunciare il “vizietto” frequente tra i politici di Nardò, e non solo, circa l’ingerenza degli stessi in ambito tecnico/amministrativo, considerando ciò causa di ostacolo alla macchina amministrativa,

con conseguente rallentamento nella realizzazione dei programmi. ( là dove ci fossero o si realizzassero). Tuttavia non possiamo non considerare, che è altrettanto vero il contrario, ossia non mancano episodi in cui dirigenti o funzionari di vario tipo dell’Ente, si intromettono nelle decisioni politiche di indirizzo, rendendo così un danno ancora maggiore del primo, con evidenti rallentamenti nella gestione, creando ostruzionismo e spesso anche crisi politiche..

 

 

Denunciamo ciò a motivo di quanto sta accadendo per il Museo della Memoria e dell’Accoglienza di S. Maria al bagno. Sebbene più volte invitato, il presidente della commissione ad hoc, a convocare la stessa in merito alla questione di un lascito fatto pervenire dal Sig. Pisacane Paolo a detto museo, a tutt’oggi la richiesta è rimasta inevasa, a nostro avviso per pure beghe e ingerenze dei funzionari non solo in merito alla questione specifica, ma più in generale a una più chiara ridefinizione della questione Museo nella sua totalità, intesa come gestione ma soprattutto visibilità, a nostro avviso mortificato.

 

Non è certo gratificante da parte nostra segnalare simili contraddizioni, poiché, siamo convinti, se ognuno rispettasse quanto la legge, prevede tutto sarebbe molto più chiaro per i cittadini, che hanno il diritto di conoscere le responsabilità di ciascuno, ma così facendo si generano solo confusione e immobilismo.

 

Oronzo Capoti Roberto Russo