Sulla Scuola si sta consumando l’ennesimo pasticcio, sintesi perfetta del modo di procedere del governo renziano. Mentre il disegno di legge alla Camera avanza tra le polemiche, Renzi,segretario nazionale del PD, si affanna attraverso gli strumenti di cui dispone,compresa anche la benevolenza di certa stampa e mezzi s…
di informazione, a rabbonire tutti, a descrivere a suo modo la storia di questa vicenda, a rompere il fronte compatto della protesta. Dopo aver sprecato un anno in una operazione di consultazione “farlocca” preannuncia sanzioni, provvedimenti disciplinari ed azioni di forza da una parte per intimorire quelli che hanno già preannunciato per i prossimi giorni più incisive azioni di protesta e dall’altro per conquistarsi la benevolenza di quanti sperano in una immediata assunzione a tempo indeterminato. Su questo tema è necessario essere chiari: la scuola va riformata e portata al centro delle politiche di governo ma non possiamo accettare che ritardi, indecisioni ed errori vengano pagati da docenti e studenti, in una ridda di voci, smentite e nuove promesse (adesso siamo tornati ai 160 mila assunti in due anni), trasformando il merito in una scelta che tanto sa di “ope legis”. Con disagio e preoccupazione vediamo quanto il governo si stia affannando – tra le proteste e le polemiche – ad approvare una legge che rischia di non avere quella spinta innovatrice necessaria. Insomma, sì a una buona scuola, ma per davvero. No a una riforma che cambia ogni giorno e che adesso si vuole chiudere al più presto per ragioni elettorali.
GregorioDell’AnnaITALIAUNICASALENTO