Riflessione del giorno. La gara per la gestione e il funzionamento della villa comunale è finita al Tar perchè la cooperativa sociale Insieme Solidali ha chiesto l’annullamento della delibera dell’8 giugno scorso con cui il Comune di Nardò ha aggiudicato la gara a un’altra cooperativa, la General Servizi, che si è costituita in giudizio. Il Tar ha rigettato la domanda cautelare, ma il punto non è questo. Sapete chi rappresenta e difende in giudizio la cooperativa aggiudicataria della gara (peraltro vicina ad esponenti di una lista della ex maggioranza a Palazzo Personè)? L’avvocato Marcello Risi, attuale amministratore comunale e capo della stessa al tempo dell’aggiudicazione stessa. La riflessione è che non ci sembra un fatto normalissimo, fuori da qualche pseudo Repubblica del centro Africa. Poniamo un problema di opportunità naturalmente, politica nel migliore dei casi. Cioè, è normale che il sindaco che ha aggiudicato la gara e che oggi rappresenta la città in Consiglio, tre mesi dopo difenda in giudizio la cooperativa aggiudicataria? Si può fare? Le regole lo consentono? Probabilmente sì, ma da qui a evitare la scure dell’inopportunità il passo non è breve, anzi è lunghissimo.
Volete saperne di più? La cooperativa ricorrente è difesa dall’avvocato Andrea Frassanito, ex consigliere di maggioranza. Non possiamo impedire a nessuno di esercitare la sua professione, naturalmente, ma è di una evidenza solare che questo bando sia diventato il terreno di scontro politico di forze e uomini della ex maggioranza. Un residuo bellico, purtroppo, per la città. Una sorta di affare politico privato tra ex sindaco ed ex suoi consiglieri, che si sono sedotti e traditi vicendevolmente, sulla gestione di un bene comunale di grande rilievo come la villa comunale. Uno scenario indecoroso, in ogni caso.
Nardò, 22 settembre 2016
Giuseppe Verardi (Consigliere Comunale di Riprendiamoci Nardò)
Augusto Greco (Consigliere Comunale di Riprendiamoci Nardò)
Antonio De Mitri (Consigliere Comunale di Tutto per Nardò)