Crediamo sia abbastanza chiaro ai cittadini di Nardò quanto il centrosinistra e il Partito Democratico abbiano a cuore la vecchia condotta, molto cara a Marcello Risi e ad Aqp, e che il voto sul protocollo in Consiglio comunale sia un capolavoro di ipocrisia senza precedenti nella storia di questa città.
Ma l’ennesima conferma di tutto questo è arrivata con la firma di Giovanni Portorico, Sergio Vaglio e Alessandro My sulla lettera con cui l’Area Marina Protetta irrompe sulla questione condotta e fognatura. Una lettera che, di fatto, esprime le posizioni di Porto Cesareo e dei cesarini sui temi della fogna e dello scarico mare, cui i tre – “protesi” e “yes men” del centrosinistra neretino, del Pd di Nardò, di Giovanni Siciliano e Daniele Piccione – aderiscono senza remora alcuna.
Intanto, pongono in essere un atto inopportuno e molto grave, certamente non in linea con gli interessi della comunità che rappresentano in seno all’organismo. La loro firma in calce a quella lettera, oltre a mettere loro dalla parte degli interessi di Porto Cesareo (frutto peraltro, di una impostazione stupidamente campanilistica e tecnicamente sbagliata), sembra rappresentare perfettamente la posizione schizofrenica del centrosinistra neretino, notoriamente distante e lontano dai cittadini di Nardò. A Portorico, Vaglio e My sfugge che, solo pochi giorni fa, qualcuno a loro non certo lontano ha riempito Nardò di manifesti con contenuti trionfalistici per la revoca dello sciagurato protocollo di Risi. Ma sfugge soprattutto che la loro presenza nel Consiglio di Amp dovrebbe tornare utile agli interessi dei neretini e non di quelli politici di qualcuno.
Antonio Tondo (Andare Oltre)
Paola Mita (Forza Nardò)
Paolo Arturo Maccagnano (Grande Nardò)
Fabrizio Durante (Libra)
Gigi Venneri (Pippi Mellone Sindaco)
Andrea Giuranna (Riprendiamoci Nardò)
Antonio De Mitri (Tutto per Nardò)