Non molto tempo fa, una persona notoriamente di sinistra , commentando un comunicato su di un sito Web,  ha formulato rilievi che rivelano una cultura  profondamente permeata di principi e valori in cui ha creduto tanta gente e per la quale si sono spesi tanti uomini e donne che oggi appaiono dei giganti rispetto ai  molti politici e politicanti  dei  giorni nostri,  inducendo soggetti politici o semplici cittadini ad  interrogarsi sulla “ SINISTRA “  sulla sua evoluzione  nello scenario cittadino oltre a quello nazionale ed internazionale.

 

Pensiamo che possa essere utile discutere , ognuno con il suo credo E NEL RISPETTO DELLE OPINIONI ALTRUI,   della “ SINISTRA “ termine del quale da tempo si abusa più per apparire  che per il proporre e per il fare.

Da quando il conflitto capitale/lavoro sembra essersi offuscato  per l’irrompere della globalizzazione, dell’immigrazione, della competizione e concorrenza internazionale  che ha riproposto temi sui quali la Sinistra storica aveva affondato le sue radici e per i quali si  era caratterizzata nel corso degli anni, c’è stato una sorta di smarrimento,si sono  manifestate perplessità e difficoltà a dare risposte ferme e decise per  una evoluzione sociale che avanza  inesorabilmente,  superando i confini nazionali e continentali, ponendo  una serie di quesiti  che le legislazioni nazionali non consentono  di affrontare.

Non più capitale/lavoro,  ma DIRITTI DEL LAVORO E COMPETITIVTA’ è diventato il tema centrale, un paradigma difficile da coniugare,  perché ripropone  il conflitto storico  tra mondo del lavoro e capitalismo in chiave diversa  a causa di  una globalizzazione  dai risvolti imprevedibili, con leggi di mercato che  dettano condizioni e regole di sopravvivenza, con   una Unione Europea, costruita ed accettata, che riconosce una sorta di autonomia e indipendenza  che  consentono  la tutela dei  diritti dei lavoratori in modo diverso da parte delle nazioni che ne fanno parte, ossia  una sorta di “ TOLLERANZA “ allo sfruttamento del lavoro umano non contestato né contrastato in talune realtà nazionali, oltre ad un fisco che produce dislocazione delle aziende alla ricerca di profitti più alti perché meno tassati.

I PARTITI di SINISTRA?

Vi è stato e continua ad esserci smarrimento, palesi difficoltà di dare risposte comprensibili ED ASSUMERE INIZIATIVE, perché in questa metamorfosi di società in declino,  sta accadendo che  crollano roccaforti della sinistra storica  e si affermano soggetti politici diversi dai Partiti etichettati di sinistra,  ma che si propongono e governano con  Progetti e Programmi permeati di principi e valori della Sinistra.

Stiamo assistendo quasi ad un esproprio di idee, principi e valori,  per palese incapacità di una classe dirigente, ridottasi alla critica di chi governa con  principi e  idee storicamente proprie  della Sinistra, che sta    consentendo a questi governi non di Sinistra di conseguire risultati di  grande rilevanza sociale accrescendo il consenso dei cittadini che senza militanza nei Partiti sono obbligati a scelte, nella migliore delle ipotesi, sulla base di programmi e di promesse sempre più allettanti e sempre più difficili da mantenere.

La prima conseguenza di tutto questo è l’attuale  difficoltà a trovare persone disposte ad esporsi e candidarsi, persone  che siano espressione del Partito o dei Partiti e la conseguente  necessità di rivolgersi alla “ società civile “  per avere la disponibilità di uomini e  donne  stimate e rispettate a prescindere da appartenenza partitica o personali convinzioni politiche e  soprattutto A PRESCINDERE da una CULTURA DI SINISTRA.

E’ LA PALESE RINUNCIA AD UNA SOGGETTUALITA’ POLITICA CHE ANNI DI LOTTA AVEVANO CREATO E NELLA QUALE UOMINI E DONNE AVEVANO CREDUTO.

Se questa breve analisi  è condivisile,  la prima domanda che varrebbe la pena porsi è, se accantonata l’idea del  PROGRAMMA,  quale motivazione unica per la scelta di un governo, resti e si possa accettare  il voto DI PROTESTA OSSIA IL VOTO CONTRO – ossia contro la casta che non riesce ad impedire corruzione in tutti i settori, a contenere la spesa pubblica, a ridurre emolumenti ai parlamentari, a frenare la disoccupazione e l’aumento delle tasse, ecc.

Nasce la preoccupazione che si possa fare strada  la “speranza “ di un uomo forte che possa porre fine a questo declino sociale inarrestabile.

Quesiti inquietanti  che si vogliono ignorare; sono molti, forse troppi a  pavoneggiarsi  fotografando e denunciando l’esistente,  quello che appare in superficie, perché affrontare i problemi nella loro interezza RICHIEDE CULTURA, ESPERIENZA, SAGGEZZA oltre al coraggio ed alla volontà di esporsi contro “ il potere “ costituito.

Se almeno  gli eletti obbedissero alle indicazioni delle segreterie dei loro pseudo-Partiti o dirigenze di Movimenti e Liste Civiche,   potrebbero essere  obbligati  al rispetto di un  programma di governo condiviso, ma neppure questo accade,  perché  nessuno una volta eletto  ha mai rinunciato  al suo posto nelle Istituzioni, impera il trasformismo alla ricerca del potere ad ogni costo.

Certo nasce il problema di cosa fare in circostanze di questo genere e in particolare  cosa può fare un Partito di Sinistra, una classe dirigente, iscritti e simpatizzanti  – ossia il popolo della sinistra se è stato “ derubato “ del suo patrimonio di idee e  delle ragioni stesse  della sua esistenza?

Non sarà facile lavorare per una  nuova prospettiva. ossia   per  una soggettualità e identita’ politica nuova ed una organizzazione  che restituisca  credibilità ed interesse  per aderire ad un Partito.

Certo è che In una società in affanno, in una Nazione dove la povertà avanza inesorabilmente ed in cui l’offerta di lavoro cresce a dismisura per l’immigrazione, s’impone una discussione chiara e senza infingimenti su DIRITTI e COMPETITIVITA’,  perché crescono le privatizzazioni, le dislocazioni, le vendite a stranieri delle nostre aziende  e  nessuno pare voglia interrogarsi sulla possibilità di sopravvivenza delle stesse sopraffate da una concorrenza sleale per un costo di lavoro a causa di  uno sfruttamento dei lavoratori tollerato  anche in quelle nazioni che fanno parte dell’Unione Europea.

La globalizzazione e l’immigrazione hanno posto ostacoli insormontabili  per una Sinistra che non riesce più a controllare una protesta sociale che cresce per il disagio, che crea un’accoglienza che un popolo di sinistra non può rifiutare,  ma  deve rendere compatibile   con le sue condizioni di vita che devono restare dignitose.

Ci sono contraddizioni – c’è solo spazio per  populismo e demagogia che rivela  incapacità e reali difficoltà di affrontare e risolvere problemi  con una legislazione nazionale che non può fermare leggi di mercato o poteri  sempre più forti ed accentrati, capaci di decidere le sorti di intere nazioni.

I prezzi dei nostri prodotti  non si possono affrontare senza una disciplina legislativa per le importazioni.  Nessuno prova a ripercorrere la filiera commerciale in senso inverso. I prezzi dei prodotti sul mercato,in particolare quelli dei  prodotti agricoli,  i costi di trasporto ed intermediazione e quelli di produzione  come si possono conciliare con i diritti dei lavoratori  ad un orario e retribuzione dignitosa?  Impediamo lo sfruttamento degli immigrati e ci adoperiamo per rendere accettabili le loro condizioni di vita, ma non riusciamo ad intervenire in quelle nazioni laddove lo sfruttamento viene ignorato consentendo  una esportazione ed una competitività che mortifica il lavoro.

E’ CONCORRENZA SLEALE CHE VIENE DI FATTO AVALLATA  DAL SILENZIO di CHI HA VOLUTO METTERE INSIEME POPOLI E NAZIONI PER IL BENE COMUNE

E la SINISTRA? QUALI LE SUE PROPOSTE DI SALVAGUARDIA?

E’ ASSURDO CHE gli imprenditori agricoli, come nella nostra realtà cittadina,  siano costretti a  rivolgersi  al magistrato per poter far lavorare la gente in condizioni umanamente inaccettabili ,  ma  è pur vero che l’inerzia  produrrà inevitabilmente  chiusura di aziende e disoccupazione. In una società proiettata verso un futuro  trionfo del capitalismo  per un’offerta di lavoro a basso costo e per leggi permissive,  quale ruolo vogliono avere i Partiti di Sinistra? Intendono lottare? Con quali mezzi e con quali modelli organizzativi? Lo scontro sociale sarà di enormi dimensioni  e sarà incontrollabile  se non si interverrà in tempo.

La seconda domanda che ci siamo posto e’:

CON QUALI SOGGETTI E CON QUALI STRUMENTI  SI STANNO SOSTITUENDO I PARTITI?

I NUOVI PARTITI  SONO “ I CENTRI DI SERVIZI “ e  , SONO DIVENTATI  CANDIDATI PRIVILEGIATI coloro che  all’interno di enti che erogano servizi, s’impegnano nel sostegno delle fasce più deboli fornendo loro l’aiuto necessario per superare le difficoltà dovute alla burocrazia e all’assenza di una cultura ed una preparazione  adeguata.

Le  “ CIRCOLARI “  diffuse da  Enti  sensibili alle conseguenze politiche  di una modalità “privilegiata”  di raccolta del consenso, dimostrano che esiste un problema da affrontare e risolvere ,  perché in  una  “ corretta “ competizione elettorale,  possa  vincere chi dimostra di possedere più di altri  capacità oltre a cultura ed esperienza politica.

A  questo si aggiunga il rifiuto ad introdurre l’informatizzazione dei molti servizi gestiti dai Comuni, che se realizzata,  restituirebbe  libertà di scelta ai cittadini  spesso costretti a chiedere il “ favore “ per un certificato che potrebbero ritirare in tempo reale in qualsiasi luogo pubblico.

Per i Centri di Servizi  il problema è più complesso perché se il loro impegno va oltre le finalità legislative solo l’informazione costante su quanto viene loro corrisposto dallo Stato e quindi dai cittadini potrebbe riportare tutto e tutti nell’alveo di comportamenti più rispondenti alle ragioni per le quali sono stati istituiti.

Ora, a parte questo, siamo convinti che lo scontro Capitale/ lavoro  tornerà con forza e determinazione  perché  il capitale nella globalizzazione, immigrazione e legislazione europea ha trovato terreno fertile per schiacciare tutto e tutti approfittando soprattutto dell’immensa offerta di lavoro proveniente dall’immigrazione.

Un esempio di possibili futuri scenari ce lo offre la PRIVATIZZAZIONE DELLE POSTE e  lo scempio dei DIPENDENTI dei  CONSORZI DI BONIFICA   SENZA STIPENDIO DA CIRCA UN ANNO IN UNA REGIONE GOVERNATA DALLA SINISTRA.

Se  questa è  la SINISTRA cosa s’intende per DESTRA?

Se abbiamo a cuore il futuro delle nuove generazione,  interroghiamoci e confrontiamoci per tutto quello che si può fare.

Dobbiamo ricostituire i Partiti su progetti , programmi – organizzazione interna nuova che possano destare attenzione tra i cittadini.

Ogni Partito, se di sinistra, a nostro avviso deve  rivedere profondamente le ragioni della sua  esistenza proiettandosi in un futuro  che si prefigura  con poteri accentrati e forti, da poteri granitici  che schiacceranno tutti e tutto all’insegna del profitto ad ogni costo.

PREPARARSI ED ORGANIZZARSI PER UNA LOTTA  DIFFICILISSIMA  con un’offerta di lavoro smisurata, con lavoratori che si accontentano di sopravvivere senza pretendere dignità e rispetto, con molti giovani  che privati di ogni speranza per il loro futuro, si sono rifugiati in un  consumismo puro e semplice senza interrogativi per il domani.

Il referendum attesta un risveglio ed un impegno civile e democratico al quale non si vogliono dare risposte pur di conservare potere e privilegi che un popolo di sinistra in buona fede ha voluto attribuire.

Molti politici  di sinistra, a tutti i livelli e senza paraocchi,  DOVRANNO   apprezzare senza mezzi termini   chi si muove in direzione della solidarietà e giustizia sociale ; la  forza non può più essere il  simbolo, ma la volontà e capacità di  proiettarsi nel futuro pensando  a conflitti di dimensioni superiori a quelli nazionali; una Sinistra che invochi e sostenga  governi che sappiano affrontare i problemi nella loro reale dimensione; una Sinistra che sappia trovare modelli organizzativi  per creare soggetti politici ( Partiti?)  che siano fucine di cultura  per   formare dirigenze di alto livello, perché mediocrità e competenza saranno deleteri  e renderanno certa una sconfitta  nei confronti di un neo-capitalismo  più agguerrito e forte,  i cui successi sono certi e visibili a livello non solo nazionale.

I congressi non siano occasione per emergere o far emergere qualcuno, ma siano aperti a uomini di alto livello culturale che sappiano indicare la strada  disancorata dal passato, che guardi al futuro e trovi energia e risorse per risalire la china con una visione diversa di società che non può essere più quella dove i Partiti hanno perso la loro  centralità.

In  società in affanno, in una Nazione dove la povertà avanza inesorabilmente, non si deve criticare  un’Amministrazione – definita a torto o ragione di destra – perché s’impegna   per  incidere nel sociale  in senso positivo, perché  affronta con forza e determinazione problemi inerenti il territorio e la salute dei cittadini.

E’  solo fuorviante contestarla  evidentemente solo  per rivendicare un’appartenenza, per una diversità che nei fatti non esiste, a difesa di  un’eredità dissipata nel tempo.

Quello che appare evidente, salvo a bendarsi gli occhi, è  che l’azione fin qui svolta da Amministrazioni di alcune  piccole e grandi Città, è permeata dei valori della sinistra. Di qui la prima considerazione, ossia o la Sinistra, in molte  realtà  si ritiene  superata e nessuna distinzione può più essere avanzata tra  Destra e Sinistra e siamo,pertanto, al  tramonto di modelli di società diversi e contrapposti in cui credere e per i quali lottare, o qualcuno ha capito, ad iniziare dal  livello nazionale,  che PRINCIPI E VALORI DELLA SINISTRA SONO SENZA ALTERNATIVA PER VINCERE E   GOVERNARE GLI INTERESSI DI UNA SEMPLICE CITTA’ O DI UNA NAZIONE.

Se così è, molto probabilmente assisteremo all’affermazione di  una nuova Sinistra  che non sarà mai quella storica in cui molti si sono riconosciuti ed hanno lottato,  perché non sarà espressione di una cultura, ma di un pragmatismo,  solo e soltanto FINALIZZATO ad  acquisire  potere.

QUESTA SARA’ LA VERA SCONFITTA DELLA SINISTRA.

FERNANDO FIORITO

Movimento  Politico Impegno Civile

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