L’eptacaidecafobia (dal greco ἑπτακαίδεκα “diciassette” e φόβος phóbos, “paura”) è la paura del numero 17. In particolare il venerdì 17 è una ricorrenza considerata particolarmente sfortunata, in quanto unione di due elementi, ognuno dei quali estremamente negativo: il Venerdì Santo (giorno della morte di Gesù) ed il numero 17. Nella smorfia napoletana il 17 è sinonimo di “disgrazia”( fonte wikipedia)

Non ci siamo fatti mancare nulla nel centro storico di Nardò, proprio di venerdì 17 febbraio 2017. Una mattinata partita con una “convergenza” di eventi che a pensare in modo superstizioso non si può sbagliare!

Venerdi 17 febbraio ore 07:50 ca: In corso Vittorio Emanuele II all’altezza del Teatro comunale,via Teatro n.2, lavori di pavimentazione del basolo ; poco più avanti la tratta di Corso Vittorio Emanuele II compresa tra Via Angelo Custode e Piazza Salandra, uno scavo per l’esecuzione di lavori di costruzione di tronchi di rete idrico-fognante con conseguente rottura di una tubazione idrica del Aqp. In piazza Salandra nello stesso istante l’installazione delle luminarie, per l’imminente festa patronale, con piattaforme mobili su camion e scale in ogni dove e ciliegina sulla torta : fornitori, alunni e insegnanti, avventori di caffè ed edicola, in transito. Tutti nello stesso specchio temporale e ognuno con le proprie ragioni ed esigenze lavorative o semplicemente ludiche creative.

Non meno importante l’ingombro degli automezzi dei cantieri che hanno ostruito il passaggio e tutti all’oscuro di ordinanze e autorizzazioni incluse il numero 17, di venerdì, 2017. Quindi immaginate il disagio, il disappunto di residenti, commercianti che si vedono interdetto anche l’apertura della loro attività commerciale. La chiami semplice coincidenza o l’eptacaidecafobia ha un sano fondamento?

La pazienza salomonica dei nostri concittadini non è tracimata in invettive ma il disagio e l’imprevedibile concomitanza ha fatto movimentare non poco i nostri stessi amministratori chiamati ( prodigio di whatsapp!)a dare conto di persona dei fatti appena descritti visto che con l’Ordinanza 128 del 16/02/2017 ,in riferimento ai lavori  di Corso Vittorio Emanuele II compresa tra Via Angelo Custode e Piazza Salandra, il dirigente comunale scrive: Gli Ufficiali e gli Agenti della Forza Pubblica sono incaricati di far osservare le disposizioni contenute nella presente ordinanza e di adottare tutte le misure atte ad assicurare il regolare svolgimento della viabilità.

Quasi increduli, quest’ultimi, di quanto accaduto ma pragmatici a trovare soluzioni immediate anche se qualcuno di essi ha invitato a inoltrare, all’amministrazione (se medesima), una lettera di protesta da protocollare all’ufficio preposto. Invito apparso sul momento una carnevalata di cattivo gusto, ma ,con il senno di poi, un azione che avrà un riscontro per risalire alle responsabilità di un indubbio sincronismo da non ripetere (si spera!).

Veniamo ad oggi. Dopo la bufera di ieri il vicesindaco,Oronzo Capoti, dirigenti comunali e tecnici delle ditte interessate, hanno celermente effettuato un sopralluogo verificando  lo stato dei luoghi che ha alimentato i “mugugni” di non meno 24 ore prima.

Sintetico Capoti che ha dichiarato dopo due ore di verifiche : “E’ tutto a posto”. Rassicurazione intesa per il ripristino dei luoghi da parte delle ditte interessare e garantire , così, lo svolgimento quotidiano della vita in centro e la manifestazione ludico religiosa prevista da domani , domenica 19 febbraio .

 

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