Nardò 3 marzo_ di COSIMO POTENZA_E’ inutile questa classe politica anche in questa presunta compagine governativa ha tutte le carte in regola per apparire una copia quasi sbiadita di precedenti esempi di pressapochismo, unto in tutte le salse tanto da apparire scandaloso tutto, ma proprio tutto quello che si è sentito proferire da personaggi noti che “prestati alla politica”: si rimescolano, si identificano , si governano senza il consenso di quegli elettori che gli hanno scelti.
Scandaloso leggere dichiarazioni di apparentamenti e di nuove coalizioni a cui , per mancanze di idee vere, si millanta il bene comune creando il Kaos tra chi ieri era nero e oggi è bianco e viceversa. Il politico buono per ogni stagione, pronto a spendersi nella sua loquacità a promettere e a spergiurare la sua vocazione per scoprire che l’onestà intellettuale prima e politica poi, è latitante. Confusione che alimenta scenari a cui il cittadino disaffezionato alla luce dei teatrini rappresentati, grazie al “cambio di casacche e al salto della quaglia” , cede alla convinzione che nulla cambia ma tutto si trasforma a scapito della credibilità di chi non riesce neanche a restare seduto sullo scranno eletto.
La credibilità “latitante” che alimenta il dubbio, tarlo direttamente proporzionale ai fatti che avvengono con imbarazzante ciclicità . Un governo che amministra con una maggioranza e un opposizione vigile che rintuzza ,con il dialogo, un contraddittorio per il bene comune; esempio di com’è la democrazia partecipata ma se manca il contraddittorio e la vigilanza, cos’è un amministrazione che non è composta da Guelfi e Ghibellini?
Siamo incappati nell’oscurantismo politico , oggi come ieri, ha solo mutato le fazioni ma è rimasto tale e quale. Risalire alle responsabilità non è arduo ma occorre essere soprattutto onesti con se stessi perché dopo tutto nessuno, estremi compresi, è immune da responsabilità. Alimentiamo i numeri di chi “prestato alla politica” utilizza alla maniera di potere contrattuale per autodeterminarsi? Appare evidente che il sistema è collassato a danno della moralità venuta meno quando non avendo nulla da rappresentare viene comodo pretendere di restare a galla sul carro dei vincitori a prescindere il colore del tempo…