Nardò,5 marzo_di COSIMO POTENZA _Da tempo i silenzi e il defilarsi dell’assessore all’ambiente De Tuglie lasciavano presagire che la supposizione rilanciata questa mattina dalla Gazzetta del Mezzogiorno (3 mar 17 pag.IX, cronaca Lecce) di un possibile cambio della guardia per il settore ambiente a vantaggio di Mino Natalizio potesse essere la soluzione ideale, in questo finale carnevalesco, per far vestire i panni di Ponzio Pilato all’ambientalista di lungo corso.
Con questa maschera, figlia dell’opportunismo, potrebbe finalmente togliersi di dosso le responsabilità e gli occhi puntati dei cittadini sulle prossime gravose scelte da operare, non più dilazionabili , che incombono da tempo in città Condotta Sottomarina e Villaggio Oasi la Sarparea. La storia insegna che non basta una lavata di mano per esimersi dalle responsabilità personali senza aver combattuto sino alla fine per difendere le idee portate avanti nel corso degli anni. Occorre anche dire che la ”Coerenza” è propria nell’indole di pochi eletti e questa rarità potrebbe essere, alla luce dei fatti, l’unica giustificazione di un “Cambiamento” radicale delle proprie convinzioni.
E’ doloroso notare come un punto di riferimento cittadino spesso in prima linea a difendere le ragioni del mare , del territorio, dell’ambiente e dei meravigliosi paesaggi rupestri una volta entrato, a pieno diritto, nelle sale decisionali con le sue competenze specifiche da lupo agguerrito si sia trasformato in breve tempo in tenero agnello tanto da poter essere posto sull’altare sacrificale nell’imminente avvento pasquale. Non si riesce inoltre a capire come sia possibile che giorno dopo giorno il Gota al governo possa radicalmente delegittimare coloro che sono stati i fautori e i promotori della vittoria della coalizione per il “Cambiamento” per far posto ai vecchi oppositori che sino a pochi mesi orsono erano stati bollati, dal partito vincente, attraverso manifesti offensivi sparsi per la città. Nelle ultime ore stiamo vivendo una vera e propria“Restaurazione” che mette in crisi i cittadini smarriti davanti a decisioni così irrazionali. Questi stravolgimenti programmati appaiono con maggiore evidenza all’opinione pubblica come segni di resa e di consapevole incapacità di governo se per proseguire al meglio il percorso amministrativo gli uomini al vertice sono costretti a inserire elementi di lunga esperienza di palazzo dando così ulteriore credito alle voci che ponevano seri dubbi sulle capacità dei nuovi giovani nelle azioni di comando.
I cittadini disillusi presto chiederanno spiegazioni legittime a questa linea di condotta inesplicabile e a quel punto i silenzi non serviranno a coprire e a frenare l’irritazione di coloro che si sentono presi in giro da questi atteggiamenti estremamente non condivisibili e contrari alle aspettative programmatiche.