Nardò 22Aprile_di COSIMO POTENZA_ La situazione che appare evidente a coloro che si apprestano a conoscere da vicino gli aspetti cittadini è meravigliosamente descritta nel III canto nell’inferno dantesco. Le porte di Nardò come ingresso in un territorio di sofferenza eterna e gli Ignavi, residenti in loco, per la famosa legge del contrappasso costretti a inseguire per tutta la vita una bandiera priva di significato o segnale di appartenenza. Questa è oggettivamente la nostra città vista in un contesto politico dove ognuno insegue il proprio interesse dimenticando di possedere delle ideologie o gruppi di pertinenza che lo hanno sostenuto nella corsa elettorale a cui dover dare necessariamente conto.

In questa trasversalità diffusa e in questi giochi di potere ambigui che sollevano il giudizio decisionale dagli elettori per affidarlo in modo esclusivo agli scambi di favore interpersonali ogni movimento è disciplinato secondo una regola ferrea del “do ut des”. Così in poco tempo abbiamo visto in consiglio comunale la trasmigrazione di giovani e meno arzilli consiglieri da una sponda all’altra dello Stige a seconda dei richiami che giungevano di volta in volta dalle Sirene del potere.  La voce in poco tempo ha raggiunto le grandi città e ha trovato subito abili predatori pronti ad approfittare di questo popolo senza bandiera e privo di ideali. Il Governatore in persona, Emiliano, è sceso a chiedere supporto a elementi contrari alla propria religione pur di poter raggiungere lo scopo primario, la sua elezione alla segreteria nazionale del proprio partito “PD”. Subito accolto come il Messia, dagli avversari ideologici presenti in paese, questa condivisione ha lasciato comunque attoniti i pochi o tanti sostenitori di quella parte politica rimasta fedele alle antiche immagini partitiche. Gli organi di informazione si sono  scatenati nella totalità seguendo la notizia e innumerevoli strali sono stati lanciati verso il Sindaco di tutti (i partiti) Mellone per il suo modo di agire senza alcun pudore o rigore etico. La direzione del Pd ha minacciato tramite voci autorevoli, Blasi, Bellanova, Massa e Salvatore Capone, maggiori controlli per non vedere inquinato un voto con decisioni raggiunte attraverso la collaborazione di elementi esterni alle finalità del proprio partito . Direzione Italia inoltre, che esprime numerosi esponenti nella maggioranza cittadina, ha preso decisamente le distanze dal modo di agire del primo cittadino neritino ma i consiglieri e gli assessori di riferimento tacciono su questo argomento delegittimando di conseguenza i buoni consigli che giungono da Fitto e Marti per mezzo stampa. L’ex sindaco Vaglio,infatti, continua imperterrito a ripercorrere, insieme ad altri, una strada completamente dipendente dai voleri del Sindaco Mellone non prestando alcuna attenzione alle direttive che esprime la segreteria del suo partito di cui sino a oggi risulta ancora membro. Forse è arrivata l’ora di sciogliere questi dubbi con una presa di posizione che non lasci intendere ambiguità o diversità di vedute e scelga in maniera diretta se rimanere tra le fila di Direzione Italia o abbracciareAndare Oltre e il suo “Mentore” come le sue azioni sembrano dare a vedere.  Qualsiasi altra strategia lo collocherebbe su una linea isolata soprattutto senza alcun supporto dagli elettori tanto da non rendere giustificabile il suo notevole peso all’interno della maggioranza di governo. Appariva strano inoltre il silenzio,sino a oggi, di Forza Italia che sotto nostra richiesta per mezzo della consigliera provinciale e comunale Paola Mita ha espresso la volontà di lasciare il libero arbitrio ai propri iscritti di assecondare o meno il Sindaco Mellone nella sua decisione di correre in aiuto dell’esponente di area opposta alla propria zona politica di riferimento.  Il comportamento pilatesco, che esclude la partecipazione dei dirigenti del partito al voto di domenica 30 Aprile ma scioglie da ogni vincolo gli elettori di fede forzista lasciandoli liberi di esprimere o meno un voto secondo coscienza, per certi versi può sembrare corretto dal punto di vista formale tuttavia lascia l’amaro in bocca ai numerosi cittadini, seguaci della linea Berlusconiana, che hanno fatto appello al nostro portale per comprendere meglio l’indirizzo del proprio partito di riferimento. Molti di loro infatti non vedono di buon occhio un appoggio palese a una Sinistra tanto vituperata dal proprio Leader Maximo e oggi non ostacolata in città.

 

 

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