Nardò 31 Mag:_ Conferenza stampa dell’associazione Diritti a Sud che “lascia” la gestione del centro per i rifugiati politici di masseria Boncuri dopo le note vicende con l’amministrazione comunale di Nardò.

Le ragioni e le vicende esposte con dovizie di particolari dalla presidente di Diritti a Sud, Rosa Vaglio e per chi non conosce nei dettagli il lavoro di professionisti che hanno dato gratuitamente la loro disponibilità, forse, non si comprende a pieno, come sottolineato dalla dottoressa Tanzariello del C.I.R la necessità in questo contesto di avvalersi di un’alta professionalità a chi presta le sue competenze in questi luoghi.

 

All’attenzione di S.E. Sig. Prefetto di Lecce

Al Sig. Sindaco di Nardò

Al tavolo territoriale per la gestione dell’accoglienza dei lavoratori stagionali

 

Oggetto: posizione dell’Associazione Diritti a Sud e del Consiglio Italiano per i Rifugiati riguardo la gestione dell’accoglienza dei lavoratori migranti stagionali.

In merito alla gestione del campo di accoglienza per lavoratori stagionali che dovrà essere allestito negli spazi esterni alla Masseria Boncuri, sita a Nardò sulla strada provinciale per Lecce, così come indicato dal Sindaco di Nardò Dott. Giuseppe Mellone, l’Associazione Diritti a Sud, in quanto attuale gestore della stessa masseria, e il Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR), ente convenzionato per la gestione dei servizi di consulenza legale, ritengono di evidenziare talune essenziali e imprescindibili condizioni per una gestione funzionale e ben organizzata, nonostante l’estremo ritardo con cui anche quest’anno si opera e la mancanza di risorse adeguate ad un impegno di tale portata.

L’Associazione Diritti a Sud e il CIR pertanto richiedono che:

  • Le linee guida su come procedere siano date agli attori coinvolti e partecipanti al tavolo, dagli enti statali, quali Prefettura di Lecce, Comune di Nardò e Regione Puglia e che tutte le altre realtà coinvolte siano concretamente di supporto alle istituzioni nell’ottica di una gestione del campo coordinata e condivisa. A tale scopo si chiede vengano immediatamente attivate tutte le realtà istituzionali, quali DPL, ASL, sindaci delle realtà municipali coinvolte, forze di polizia e ispettive, Procura della Repubblica, per una corretta pianificazione degli interventi da realizzare. Nella gestione del fenomeno si giunga alla piena consapevolezza che il livello sociale d’intervento necessita di un ripristino e rispetto della LEGALITA’.  

 

  • Venga formalizzata un’interrogazione ministeriale per chiarire se e in che misura il reperimento dell’alloggio in favore dei lavoratori migranti stagionali rientri fra i doveri sanciti in capo ai datori di lavoro;

 

  • Il campo di accoglienza venga costantemente presidiato dalle forze dell’ordine e di pubblica sicurezza;

 

  • Entro dieci giorni massimo venga fatta chiarezza sulle linee di finanziamento e sugli importi destinati alla gestione del campo di accoglienza;

 

  • Le associazioni di categoria forniscano un elenco puntuale e dettagliato di tutte le aziende da esse rappresentate, finalizzato ad individuare i mezzi e le persone che avranno il compito di prelevare ed riaccompagnare i lavoratori per trasportali verso e da i luoghi di lavoro. Il controllo circa la corrispondenza dei mezzi e soggetti indicati dovrà essere esercitato quotidianamente dalle forze dell’ordine;

 

  • Non venga consentito l’ingresso delle cucine nell’area destinata all’accoglienza dei lavoratori. Venga individuata una modalità alternativa per l’erogazione dei pasti e dell’acqua in favore dei lavoratori;

 

  • Le persone che da novembre vivono all’interno della Masseria Boncuri rimarranno all’interno della struttura anche dopo il 31 maggio (termine della proroga di affidamento a Diritti a Sud). Abbiamo lavorato in questi mesi con spirito di abnegazione, mettendo il nostro tempo e le nostre risorse a disposizione, per costruire un percorso di sostegno ed emancipazione in favore di questi sedici migranti che vivono una condizione di disagio sociale, economico ed esistenziale. Tutto il lavoro svolto ha teso all’acquisizione di consapevolezza, alla conoscenza dei diritti, alla regolarizzazione delle posizioni sul territorio e nella dimensione lavorativa, alla cura delle ferite del corpo e della mente. Riteniamo che sia impensabile annullare tutto questo lungo e faticoso cammino e restituirli ad una situazione di vita precaria, quando non anche degradante, che ben presto finirebbe per ricondurli nella situazione originaria. Ciò, a nostro avviso, rappresenterebbe un fallimento delle politiche di accoglienza messe in atto dall’attuale amministrazione del Comune di Nardò guidata dal Sindaco Mellone. Queste sedici persone rappresentano il primo nucleo di soggetti con i quali abbiamo intrapreso una strada che non  intendiamo interrompere.

 

  • Diritti a Sud offre piena disponibilità per il coordinamento e il monitoraggio delle azioni da svolgere all’interno del campo di accoglienza e dell’erogazione dei servizi ai lavoratori. Riteniamo infatti che questo ruolo debba essere svolto da noi data la profonda conoscenza del territorio in cui operiamo, nonchè delle dinamiche connesse al fenomeno dell’intermediazione illegale e dello sfruttamento dei lavoratori impiegati in agricoltura;

 

  • Ai migranti vengano garantiti servizi essenziali quali: consulenza legale, mediazione linguistica, assistenza medico-sanitaria e psicologica. In riferimento a quest’ultimo servizio venga predisposto un servizio medico di base presso la Masseria;

 

  • Venga attuata ogni forma di supporto socio-legale nei confronti dei lavoratori migranti che eventualmente dovessero essere rinvenuti privi di documenti idonei al soggiorno, nonchè in condizioni di specifica vulnerabilità, ricattabilità e riduzione in schiavitù;

 

  • Le attività svolte da Diritti a Sud e CIR vengano adeguatamente retribuite;

 

  • A partire da settembre 2017 si inizi a lavorare per individuare la giusta e definitiva soluzione a quello che è un fenomeno che da troppi anni viene trattato come emergenziale;

Se tali condizioni non verranno prese in considerazione, Diritti a Sud e il CIR si riservano di interrompere le interlocuzioni e non parteciperanno ai tavoli di lavoro, continuando a rapportarsi solo ed esclusivamente in maniera diretta con gli enti statali.

 

In fede

Dott.ssa Rosa Vaglio

Presidente Associazione Diritti a Sud

 

Avv.a Donatella Tanzariello

Consiglio Italiano per i Rifugiati

 

Intervento di Rosa Vaglio

https://youtu.be/wB6ovAr1t_Q

https://youtu.be/6w2uwsZaffE

https://youtu.be/gAd_WwoPIuI

https://youtu.be/hIoXcQPXwes

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