L’istituzione del Museo Diocesano di Nardò ha come scopo quello di rendere pienamente fruibile, in senso moderno, il considerevole patrimonio storico, artistico e religioso della Cattedrale e della Diocesi neritina, una straordinaria risorsa culturale, educativa e catechetico-pastorale in grado non soltanto di promuovere l’educazione all’arte sacra, ma anche la conoscenza e l’approfondimento

della storia locale, contribuendo per tale via alla formazione civica della comunità cittadina. La sede dell’Istituto, che si intende allestire nei locali dell’ex Seminario vescovile, fu fondata nel 1674 da mons. Tommaso Brancaccio (1669-1677) per la formazione dei futuri chierici e dedicata a San Filippo Neri. Nel corso del tempo è stata più volte ampliata e adattata e fatta oggetto di un
attento restauro a partire dal 1998 ad oggi.
L’edificio – ubicato in Piazza Pio XI e utilizzato come sede del Seminario fino al 1964 e poi come sede di attività scolastiche sino alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso – si sviluppa su due piani, con un ammezzato; il piano terra attualmente ospita alcuni Uffici diocesani, la Biblioteca Diocesana “Mons. Antonio Sanfelice” e un’ampia sala conferenze; l’ammezzato ospita l’Archivio storico diocesano “Mons. Domenico Caliandro”; il secondo piano è destinato ad ospitare il Museo Diocesano intitolato a “Mons. Aldo Garzia”.
L’apporto che il Museo fornirà alla comunità diocesana sarà rilevante non solo da un punto di vista del ritorno di immagine, ma soprattutto quale strumento volto a creare dei centri di studio e di documentazione, di tutela e di valorizzazione, finalizzati ad avviare un percorso di recupero della memoria collettiva. L’istituzione del Museo, infatti, consentirà di integrare non solo il sistema pugliese dei musei diocesani, ma contribuirà anche alla definizione di una rete museale cittadina,nell’ottica di un’offerta culturale diversificata ai fini della creazione di un processo integrato di  conoscenza e valorizzazione dell’identità territoriale. Si ritiene pertanto che la fondazione del Museo Diocesano rappresenti una straordinaria occasione per promuovere una proficua collaborazione tra diverse istituzioni del Salento, oltre che il presupposto per la costituzione di una rete di complessi culturali dell’intero territorio pugliese.
Inoltre, nello spirito dei più recenti documenti ecclesiastici in materia, il Museo Diocesano rappresenterà un notevole strumento di evangelizzazione e di catechesi che la Chiesa di Nardò- Gallipoli adopererà per il compimento della propria missione e metterà a disposizione dei visitatori.
LE COLLEZIONI
I criteri-guida per l’allestimento delle collezioni scaturiscono dalle indicazioni del gruppo di lavoro composto dai membri della Commissione per l’arte sacra e i beni culturali della Diocesi di Nardò – Gallipoli. La puntuale ipotesi di ordinamento è stata redatta sulla base del catalogo aggiornato dei beni diocesani disponibili, predisposto dall’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali
Ecclesiastici. Inoltre, per la selezione delle opere, si è fatto riferimento agli studi pubblicati di recente nella Collana dei Quaderni degli Archivi Diocesani di Nardò-Gallipoli:
– G. SANTANTONIO, Ecclesia Mater. La fabbrica della Cattedrale di Nardò attraverso gli atti delle
visite pastorali, Galatina 2013;
– G. BORACCESI, Capolavori di oreficeria nella Cattedrale di Nardò, Galatina 2013;
– D. DE LORENZIS, M. GABALLO, P. GIURI (a cura di), Sancta Maria de Nerito. Arte e devozione nella
Cattedrale di Nardò, Galatina 2014.
– P. PERI, Catalogo dei paramenti della Cattedrale di Nardò, in corso di preparazione.
GLI ALLESTIMENTI
Le necessità di cui tener conto per la progettazione degli allestimenti vengono esplicitate nei successivi punti con supporto diplanimetrie (in allegato) e sulla base di una ripartizione in:
▪ Spazi espositivi
▪ Spazi utilizzabili per funzioni estemporanee
▪ Spazi destinati ai servizi al pubblico
▪ Depositi
▪ Uffici e spazi accessori
SPAZI ESPOSITIVI E IPOTESI DI ORDINAMENTO
Il criterio di ordinamento, dovendo obbligatoriamente tenere conto degli spazi e dell’articolazione dell’edificio storico costituito da ambienti di differenti e irregolari dimensioni, posti in sequenza e con un percorso obbligato, hanno indotto ad una scelta che privilegiasse una esposizione delle opere simultaneamente cronologica e tematica. Ciascuna opera o unità espositiva sarà corredata
da informazioni essenziali per la sua identificazione: autore/manifattura/civiltà, soggetto/tipologia, data/ periodo della sua creazione.
Per il percorso museale, realizzato con opere provenienti soprattutto dalla Cattedrale e databili fra il XVI e il XX secolo, si prevede di utilizzare il quadriportico del piano terra e il primo piano dell’edificio vescovile.
1. Piano Terra.
Nello specifico, lungo i due lati (ovest e sud) del quadriportico a piano terra sarà allestito il
lapidarium con l’esposizione, su muro o su supporto indipendente, di alcune epigrafi e
manufatti erratici in pietra provenienti dall’Episcopio e dalla Cattedrale e decontestualizzati
nel corso dei restauri Otto-Novecenteschi.
2. Primo Piano.
Gli spazi espositivi saranno organizzati secondo un percorso obbligato con contenuti in ordine
cronologico e così definito:
– sala 1. La nascita della Diocesi
La storia della Diocesi di Nardò – Gallipoli sarà illustrata con l’ausilio di sussidi alla visita

–  tipo pannelli e schede mobili con testi e cartografia – e l’esposizione delle opere più
rappresentative: la Bolla di fondazione della Diocesi emessa da Giovanni XXIII (11 gennaio
1413), il busto in argento raffigurante San Gregorio Armeno (1716) e la statua in cartapesta
di Sant’Agata (sec. XVIII), quale omaggio ai santi protettori delle città di Nardò e Gallipoli.
Per il dettaglio delle altre opere si rinvia all’indice cronologico.
– sala 2. Il Trecento e il Quattrocento
In questa sala sarà esposto il bassorilievo raffigurante la Dormitio Virginis (seconda metà delb XIV sec.), già allocato nella Chiesa delle Anime del Purgatorio, ma in origine collocato sul portale meridionale della Cattedrale neritina. Il manufatto, restaurato di recente e corredato delle epigrafi settecentesche, sarà indispensabile per introdurre, anche con l’ausilio di ricostruzioni virtuali, le origini medievali dell’edifico religioso. Per lo stesso ambito storico-artistico, lungo il corridoio che conduce alla suddetta sala saranno esposte sia l’unica trave policroma (XIV sec.) vagante appartenuta al tetto ligneo della Cattedrale, sia i pannelli con le riproduzioni delle decorazioni policrome della stessa copertura medievale rilevate nel 1896 dal pittore Primo Panciroli, sia la presentazione virtuale
delle otto travi ancora esistenti sul tetto dell’abside della Cattedrale e non visibili ai visitatori. Per la sezione quattrocentesca saranno esposti alcuni codici manoscritti miniati, alcune pergamene e alcuni preziosi incunaboli. Per il dettaglio delle altre opere si rinvia al paragrafo con la selezione delle opere.
– sala 3 e 4. Il Cinquecento e il Seicento
Le sale saranno dedicate alle opere – dipinti, arazzi, opere di oreficeria, sculture, opera a stampa – riferibili all’arco temporale compreso tra il XVI e XVII secolo e commissionate in gran parte dai vescovi Giovan Battista Acquaviva d’Aragona (1536-1569), Ambrogio Salvio (1569-1577), Luigi De Franchis (1611-1616) e Orazio Fortunato (1678-1707). Per il dettaglio delle altre opere si rinvia al paragrafo con la selezione delle opere.
– sala 4. Il maestosi dipinti del Settecento
Le grandi ante dipinte, che decoravano l’armadio delle reliquie della Cattedrale, recentemente restaurate e attribuite a Francesco Solimena o alla sua scuola, avvieranno il visitatore al percorso settecentesco. Vi saranno inoltre i maestosi dipinti coevi, tra i quali il San Michele, San Nicola e il San Pietro di scuola solimenesca.
Per il dettaglio delle altre opere si rinvia al paragrafo con la selezione delle opere.
– sala 5-6. Dal Settecento al Novecento
Soprattutto nella sala 5 troveranno collocazione gli argenti e i parati, quasi tutti di ambito  napoletano, commissionati dai vescovi che si sono succeduti, a partire dal Sanfelice fino al Ricciardi e ai vescovi più recenti del XX secolo.
La sala 6, ex cappella ottocentesca del Seminario, accoglie la ricostruzione del monumento funebre di mons. Orazio Fortunato, commissionato dal cardinale Vincenzo Orsini – poi Papa Benedetto XIII – e collocato in origine nella chiesa di San Filippo Neri, ubicata al pian terrenodell’edificio diocesano.
Inoltre, lo spazio che ospitava il vecchio l’altare sarà occupato da una nuova struttura progettata per esporre un corredo di paramenti con eccellenti manufatti, tra i quali il pregevole paliotto d’argento fatto realizzare dal vescovo Sanfelice e la muta di candelieri e di palme in argento commissionate in parte dal Sanfelice e in parte dal vescovo Carafa per l’altare maggiore della Cattedrale, ad integrazione dei candelieri già realizzati dal vescovo Girolamo  De Franchis nella prima metà del sec. XVII.
Per il dettaglio delle altre opere si rinvia al paragrafo con la selezione delle opere.
– sala 7. Devozione popolare e sala multimediale
Nella sala, utilizzata anche per le attività didattiche, saranno esposte le testimonianze della devozione popolare (ex-voto, manufatti di oreficeria), tra cui una collezione di preziose corniole, oltre ai sigilli episcopali e di curia dalla fine del sec. XVIII ad oggi.
Per il dettaglio delle altre opere si rinvia al paragrafo con la selezione delle opere.
SPAZI UTILIZZABILI PER FUNZIONI ESTEMPORANEE
Nell’intento di prospettare soluzioni utili ad una gestione sostenibile del Museo, si ipotizza l’utilizzo dei lati nord e est del quadriportico, della sala “Roma” e della sala ad essa attigua, per funzioni estemporanee quali:
– manifestazioni pubbliche, conferenze, presentazioni;
– piccoli eventi musicali;
– concessioni a privati per riunioni e celebrazioni;
– manifestazioni estive in esterni;
– servizi di caffetteria/ristoro.
Per questi ambienti saranno studiate idonee soluzioni d’arredo, nel rispetto sia del complesso monumentale, sia delle funzioni istituzionali assolte. In particolare, la sala conferenze sarà allestita con arredi e strumentazione audio – video ad uso del Museo e di quanti ne facciano richiesta per iniziative culturali, mentre la caffetteria sarà accessibile ai visitatori in continuità con il Museo o
direttamente dall’esterno; risulterà d’interesse per il Museo anche l’uso del cortile come area relax.
SPAZI DESTINATI AI SERVIZI AL PUBBLICO  A – ACCOGLIENZA E SERVIZIO INFORMAZIONI:
I servizi di biglietteria, lo sportello/punto per le informazioni, il guardaroba e il bookshop sono riuniti in un unico locale in modo da contenere il numero degli addetti.
La sala adibita a tale uso è ubicata all’angolo dei corridoi sud e est per consentire al personale di controllare i due principali ingressi, effettuati per mezzo della scala principale o tramite l’ascensore, quest’ultimo accessibile dell’androne nei pressi del portale principale di ingresso all’edificio.
Accanto è collocato l’ufficio per la direzione del Museo. Nel vano di arrivo dell’ascensore sarà allestita una postazione multimediale con una ricca dotazione di informazioni non solo inerenti il Museo di Nardò ma anche il complesso dell’offerta turistica della
Città e della Diocesi.
SERVIZI SPECIALI PER GLI UTENTI:
Servizio educativo.
Per assolvere ai compiti della didattica relativa alle collezioni si prevede l’utilizzo di una parte della sala n. 7 per garantire che le attività non interferiscano con il normale flusso dei visitatori, si svolgano in piena libertà e non rechino danni alla conservazione.
Biblioteca e archivio vescovile.
L’attività museale sarà integrata anche dal servizio Biblioteca e dell’Archivio storico Diocesano, collocati rispettivamente al piano terra e al piano ammezzato dello stesso edificio.
Spazi di sosta e di riposo.
Lungo l’intero percorso espositivo sono previste sedute ed aree relax dotate di connessioni wireless
e di sussidi alla visita (schede mobili, pannelli cartacei o multimediali).
DEPOSITI
I vani, non facilmente identificabili dagli utenti del percorso museale, saranno attrezzati con griglie metalliche per i dipinti, scaffalature per sculture e per altri materiali ingombranti, armadi chiusi, cassettiere per stampe e disegni.
Per piccoli interventi di manutenzione ordinaria è previsto, inoltre, l’allestimento di un laboratorio di restauro ed officina nella stanza adiacente al vano con i servizi igienici nei pressi dell’ingresso con ascensore.
INDICAZIONI IN MATERIA DI CONSERVAZIONE
Le soluzioni di allestimento terranno conto dei parametri ambientali per quanto riguarda il  microclima, le condizioni di illuminazione e la qualità dell’aria suggeriti nell’Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei (art. 150, comma 6,D.L. n. 112/1998, ambito IV – sottoambito 1).
In particolare, i contenitori espositivi saranno idonei alla conservazione di diversi manufatti quali carta, cartapesta, legno dipinto, sculture policrome, materiale etnografico, tessuti, ceramiche, terrecotte, vetri, disegni, stampe ecc..

ph. Antonio Spagnolo
ph.Antonio Spagnolo
ph.Antonio Spagnolo
ph.Antonio Spagnolo
Privacy e Cookies

Ultimo aggiornamento: 02/01/2025
La presente Privacy Policy illustra le modalità di raccolta, utilizzo e protezione delle informazioni personali degli utenti che visitano il nostro sito web lorasalento.it (di seguito "il Sito").

1. Informazioni Raccolte
Il Sito non richiede la registrazione degli utenti e non consente commenti. Pertanto, non raccogliamo informazioni personali identificabili come nome, indirizzo email o altre informazioni di contatto.
Il Sito, realizzato in wordpress, direttamente o tramite plugin di terze parti potrebbe raccogliere automaticamente alcune informazioni sui visitatori, come:

- Indirizzi IP
- Dati di navigazione (ad esempio, pagine visitate, tempo trascorso sul Sito)
- Informazioni relative al dispositivo utilizzato (tipo di browser, sistema operativo)

l'eventuale raccolta di dette informazioni, eventualmente ci fosse, avrebbe lo scopo espresso al punto seguente.

2. Utilizzo delle Informazioni
Le informazioni che dovessero, eventualmente, essere raccolte automaticamente, sono generalmente utilizzate per:

- Migliorare l'esperienza utente sul Sito
- Analizzare il traffico e le interazioni con il Sito
- Monitorare la sicurezza del Sito

nello specifico la questione relativa alle informazioni non cedute direttamente dall'utente perchè da noi non richieste, nè necessarie allo scopo della divulgazione dell'informazione che si pone il presente sito, potrebbe avvenire principalmente per mezzo dei cosiddetti "cookies" descritti al seguente punto.

3. Cookie
Il Sito utilizza certamente cookie di sessione per l'autenticazione degli utenti amministratori. Per i visitatori generici nessun cookie dovrebbe essere utilizzato, ma essendo il presente sito basato su tecnologia di terze parti, tale tecnologia potrebbe farlo all'insaputa degli amministratori del sito: tale possibilità di raccolta dati non può essere esclusa al di là di ogni ragionevole dubbio dagli amministratori del sito in quanto non in grado di analizzare ognuna delle decine di migliaia di righe di codice che lo costituiscono. I cookie sono piccoli file di testo che vengono memorizzati sul dispositivo dell'utente da diversi siti. Gli utenti possono gestire le preferenze relative ai cookie attraverso le impostazioni del proprio browser e le informazioni su come bloccare la registrazione di tali cookies è facilemnte reperibile sul web con una ricerca in merito al browser e al sistema operativo utilizzato.

4. Condivisione delle Informazioni
Non conosciamo, conserviamo, vendiamo, scambiamo o trasferiamo a terzi alcuna informazione degli utenti.

5. Diritti degli Utenti
Gli utenti e visitatori di un sito web possono esercitare i seguenti diritti:

- Richiesta di accesso ai propri dati
- Richiesta di cancellazione dei propri dati
- Richiesta di rettifica dei propri dati

Tuttavia in base a quanto riportato ai punti precedenti tali diritti non sono rivendicabili in quanto non esiste per il presente sito alcunchè a cui accedere, da cancellare, o rettificare

6. Sicurezza dei Dati
Il sito è protetto da teconologie elettroniche di difesa da attacchi informatici: tali tecnologie hanno lo scopo di proteggere ogni qualsiasi dato contenuto nel sito, incluso eventuali, incidentali, frammentari e comunque sconosciuti, dati riconducibili ad utenti visitatori

7. Modifiche alla Privacy Policy
Ci riserviamo il diritto di modificare questa Privacy Policy in qualsiasi momento, soprattutto in quei casi in cui dovessero cambiare le modalità di relazione con gli utenti e dovesse verificarsi una qualche necessità di raccogliere qualsivoglia tipo di dato in maniera consapevole, intenzionale e volontaria. Gli utenti saranno informati delle modifiche tramite avviso sul Sito.

8. Contatti
Per domande riguardanti questa Privacy Policy, si prega di contattarci all'indirizzo email: loradinardo chiocciola hotmail punto it