Nardò,31 dicembre_di COSIMO POTENZA_Un anno che si chiude. Nel bilancio di fine anno come documentato dall’intervista a domanda singola rivolta al primo cittadino, non è sfuggito ,a chi sa ascoltare senza vizi di forma dettati dal dissenso “a prescindere” , come l’elenco corposo delle cose fatte nel 2017, sia frutto di un lavoro di squadra  per dimostrare ai cittadini neretini che nulla è impossibile se c’è la volontà di fare.

Un pragmatismo con il freno un tantino tirato, quasi a un quarto,stabilito dai tempi tecnici di quella burocrazia nostrana che ha decelerato impeti  di giovani che vogliono cambiare la città ferma al palo da un pò di tempo.

Motivi validi che i detrattori , confezionati su misura dopo la notte del 19 giugno del 2016!, hanno usano quotidianamente , bontà delle frustrazioni frutto di un mancata metabolizzazione di un lutto politico.

Hanno fatto di tutto, somministrandoci ora sui social ora su la carta stampata o sui fogli commerciali, una visione catastrofista di un governo che pur dimostrando con i fatti la sua buona fede nel fare, è sempre e unicamente un nemico. Non nascondiamo che a volte hanno peccato di presunta superficialità nel dettagliare azioni allegando costi e benefici a prova di cretino, ma l’inesperienza ha fatto crescere, con gli errori, una compagine politica si alle prime armi ma in crescita nel 2017. Mellone & Co. nemici a prescindere  nelle elucubrazioni semiserie di navigati politici con la puzza sotto il naso, di comunicatori trombati , di “ominicchi” da “postificio”mancato e di tutta quella cerchia a cui la veste unta di tuttologi di sapienti giustizialisti, stona o meglio mette in cattiva luce il rispetto del loro “dissentire democratico” quando degenera nella puerile ostentazione del nulla. Un quadretto monotematico che lascia un sapore amaro a chi si aspetta acume da cittadini che sono il tessuto della nostra comunità ma che stanno scivolando nell’ovvio puntualmente dissacrato dal pragmatismo melloniano.

Mellone colpevole di riportare questa città alle cronache politiche nazionali.

Mellone colpevole di far conoscere i problemi e di dialogare con la sua “presunzione” di cambiare, quasi, le regole della politica con la sua visione di politica sul territorio e per il territorio.

Mellone colpevole, di essere un politico di razza magari criticabile per il suo modo sui generis di vestire e di stare tra la sua gente ma questo è Mellone e solo forse il tempo avrà la meglio (ma ci crediamo poco).

Ma nulla è perduto.

Un anno che si apre. Un nuovo anno che probabilmente si aprirà con il botto per questa città. Diciotto mesi di lavoro silente alla chiusura del 2017, porterà nel nuovo anno alla luce lo sforzo che sino a oggi Mellone e Co. hanno riservato per le opere che lasceranno una traccia. Efficientamento energetico dei plessi scolastici, gerontocomio, condotta, evasione fiscale questi alcune delle azioni che vedremo a breve nel 2018. Ma non meno importante la campagna elettorale che il 4 marzo darà nelle urne elettorali il prossimo indirizzo politico e non sarà da sottovalutare come l’ago della bilancia politica penderà nella visione “ultra” del governo Mellone.  Per ora sono solo congetture ma mai dire mai che l’ultrapolitica giovi non poco nel già avviato recupero delle sovranità dal basso come i comuni e Mellone forse, forse avrà visto lungo? Un buon anno a tutti i nostri, estremi compresi, lettori .-