Nardò coglie un’altra opportunità di valorizzazione dei beni ambientali, storici e culturali e in generale di promozione del territorio. Nei giorni scorsi infatti, grazie a una delibera di Consiglio, l’amministrazione comunale ha formalizzato l’adesione all’associazione pubblico-privata “Le Comunità Ospitanti degli Itinerari Francigeni della Puglia Meridionale”, un’aggregazione tra gli attori sociali del territorio, associazioni, enti, diocesi, parrocchie, operatori commerciali e altre realtà, con l’obiettivo di sviluppare il miglior progetto possibile di accoglienza per i viaggiatori della cosiddetta “via dei pellegrini” che da Brindisi va a Santa Maria di Leuca e che è stata ricongiunta alla Via Francigena. La “via dei pellegrini”, peraltro, attraversa una parte del territorio neretino e costituisce una occasione per il turismo culturale soprattutto per il fatto di interessare periodi dell’anno (aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre) lontani dai segmenti turistici tipici.

La Via Francigena (riconosciuta come “itinerario culturale del Consiglio d’Europa”) è uno degli antichi percorsi che portavano dal Nord Europa a Roma e che erano gli itinerari di pellegrini, mercanti, eserciti, un crocevia di culture che ha contribuito alla costruzione della cultura europea e oggi anche una connessione tra grandi città d’arte e piccoli borghi, monasteri e abbazie, beni culturali e paesaggi.

“Raccogliamo questa sfida – dice l’assessore all’Ambiente Mino Nataliziointanto perché Nardò intreccia la “via dei pellegrini”, poi perché crediamo nella destagionalizzazione e in un territorio che può essere vissuto tutto l’anno. C’è evidentemente anche un turismo dei “cammini”, lento, sostenibile, che punta sull’identità immutata dei luoghi, e che è una nuova occasione di sviluppo e di crescita attraverso la fruizione di paesaggi e luoghi bellissimi. Formalizzando l’adesione all’associazione abbiamo la possibilità di collaborare e di fare rete per migliorare l’accoglienza dei visitatori”.

“I cammini – aggiunge l’assessore al Turismo Giulia Puglia – rievocano la storia e sono una meravigliosa occasione di scoperta e riscoperta dei territori, di coinvolgimento delle comunità, di dialogo. Quello che accade con il Cammino di Santiago di Compostela, del resto, è eccezionale ed è un modello molto interessante di sviluppo turistico e di crescita economica, per quanto possibile da replicare. Per questo la via Francigena e gli itinerari collegati come la “via dei pellegrini” sono un patrimonio da valorizzare assolutamente, anche nella prospettiva del 2019, che sarà l’anno nazionale del turismo lento”.

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