“E’ inconcepibile che i residenti della zona di Sant’Isidoro siano stati abbandonati ad un destino di degrado e isolamento”, è quanto dichiara – con rammarico –  la deputata Soave Alemanno del MoVimento 5 Stelle, componente della commissione Attività Produttive.
On. Soave Alemanno (M5S)
“Dove sono finite le promesse elettorali dell’attuale Sindaco che vive in una perenne campagna elettorale? Nel suo programma si leggeva di ‘azioni tese a favorire l’espandersi dell’offerta ricettiva favorendo la riqualificazione urbanistica’, di ‘istituzione dei comitati di quartiere’ e ancora, delle amministrazioni che lo avevano preceduto scriveva ‘latitanza politico – amministrativa nelle frazioni, perché i cittadini che pagano le tasse hanno il diritto di ricevere servizi proporzionati’. Belle parole, ma parole al vento puntualmente disattese una volta conquistato lo scranno. Di Sant’Isidoro, dove mi sono recata su richiesta dei residenti, Mellone deve sapere che versa in una condizione di estremo degrado. Altresì, vorrei informarlo che nella vasta area alle spalle del Camping di Sant’Isidoro ci sono gravi disagi causati dall’insistente abusivismo. Un buon amministratore dovrebbe da sé capire che non possiamo più permetterci di lasciare alle generazioni che verranno ed ai nostri figli lo scempio nel quale in certe zone si è costretti a vivere. Sappia Mellone che proprio come andava predicando in campagna elettorale non esistono cittadini di serie A e serie B poiché tutti contribuiscono a pagare le tasse.
Saprà invece molto bene, il Sindaco, che alcun investimento è stato destinato a quella zona per incentivare il turismo, le attività commerciali e ripristinare un livello di decoro appena accettabile”.
“Questo mio deve risuonare alle orecchie degli amministratori assenti come un preciso richiamo alle responsabilità. Risolvete i problemi dei cittadini, ascoltateli, non abbandonateli, basterebbe un comizio in meno ed un sopralluogo in più per poterlo fare.
Da parte mia – conclude Alemanno –  c’è ampia disponibilità a fare parte di quella fantomatica cabina di regia sulle Attività Produttive o comitato di quartiere che si prometteva di istituire in campagna elettorale”.