Si è parlato anche di Portoselvaggio, delle ricerche sulle prime frequentazioni dell’uomo nel Salento e del Museo della Preistoria di Nardò alla diciottesima edizione del congresso mondiale UISPP (Union Internationale des Sciences Préhistoriques et Protohistoriques), il più importante congresso internazionale di Preistoria e Protostoria che si è svolto nei giorni scorsi a Parigi. In due diverse sessioni del congresso, infatti, Filomena Ranaldo e Dario Massafra (Museo della Preistoria) hanno presentato i risultati del lavoro fatto negli ultimi mesi. Innanzitutto, lo studio dei reperti di Grotta Torre dell’Alto, importante per le straordinarie informazioni sulle più antiche frequentazioni umane del Salento (questa infatti, insieme a Grotta di Capelvenere e a Grotta Mario Bernardini, custodiscono tracce lasciate da Homo neanderthalensis a partire da almeno 100 mila anni fa). Il secondo intervento si è svolto nella sessione che ha discusso le strategie di funzionamento e comunicazione di musei e parchi. Le relazioni hanno dunque avuto come temi le nuove prospettive di valorizzazione aperte dalla ripresa delle ricerche sul Paleolitico delle grotte di Portoselvaggio e il Museo della Preistoria di Nardò come laboratorio del Parco di Portoselvaggio e Palude del Capitano. In questa edizione il tema generale del congresso è stato Adattamento e sostenibilità delle società preistoriche e protostoriche confrontate con il cambiamento climatico.

L’Unione Internazionale delle Scienze preistoriche e Protostoriche (UISPP) è stata fondata nel 1931 a Berna e raggruppa tutte le discipline legate agli studi preistorici e protostorici: archeologia, antropologia, paleontologia, geologia, zoologia, botanica, scienze ambientali, fisica, chimica, geografia, storia, numismatica, epigrafia, matematica e altro. La ricerca sui meccanismi di adattamento e sulle dinamiche delle società umane è al centro dell’interesse scientifico dell’UISPP, che organizza periodicamente un congresso mondiale per presentare i progressi compiuti dalle varie discipline e definire gli obiettivi di ricerca comuni.

“Una presenza di prestigio quella del Museo della Preistoria neretino al congresso di Parigi – dice l’assessore all’Ambiente e ai Musei Mino Natalizioche testimonia il grande e importante lavoro di ricerca coniugata alla valorizzazione che il museo sta svolgendo sul territorio di Nardò in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi, Lecce e Taranto e l’ormai indissolubile legame tra questi temi e l’affermazione del modello di sviluppo sostenibile del territorio stesso. In questo senso un importante ruolo di sensibilizzazione è svolto da decenni dal Gruppo Speleologico Neretino”.

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