La nostra redazione ha seguito spesso le plurime iniziative e i tanti services del Club Rotariano neretino e non poteva certo mancare nella manifestazione più solenne, che vede il passaggio del martelletto tra il presidente uscente e quello entrante nella carica annuale.
Quest’anno ad avvicendarsi sono stati Giancarlo Schiavone e Vincenzo Candido Renna, due amici della nostra redazione.
Cerimoniale attento e meticoloso pur con qualche imprevisto nella serata conviviale, attesa una nuvola passeggera con una pioggerellina intensa seppur fugace, quasi a ricordare l’imprevedibilità della vita.

A partecipare numerose autorità rotariane: i Past Governors del Distretto 2120, Marco Torsello e Ginetto Mariano Mariano, il Governatore designato per l’anno 2020 -2021 Giuseppe Seracca Guerrieri, l’Assistente “uscito” del Governatore Paolo Fedele, l’Assistente “entrante” del Governatore 2018/2019 Giuseppe Vergine e la presenza dei presidenti uscenti ed entranti degli altri club del salento : Lecce, Lecce sud, Galatina, Gallipoli, Tricase.
lorasalento.it ha rivolto ad entrambi la domanda: cosa è il Rotary e cosa rappresenta?
E’ stato interessante rilevare nella risposta, un comune convincimento sul fatto che, il Rotary non rappresenti solo uno spazio dove fare incontri piacevoli, stringere relazioni umane improntate all’amicizia e allo scambio culturale , ma è soprattutto uno stile di vita, quasi una condizione dello spirito ed è, certamente, un modo di pensare, che mette al centro il prossimo.
Il Rotary è quel filo invisibile ed indistruttibile che lega oltre 1 milione di persone di tutto il mondo, di varie etnie, culture e religioni; tutte unite dal bisogno di servire di manifestare solidarietà verso una comunità di persone .
Questa vicinanza alla comunità, non solo come auspicio, ma come fatto concreto si è registrata la sera del 6 luglio e a testimoniarla la presenza dell’assessore al welfare della città Maria Grazia Sodero e del Presidente del Consiglio Comunale, Andrea Giuranna, nonché la curia neretina con Monsignor Giuliano Santantonio ed ancora l’associazione della Caritas Farsìsolidali con Salvatore Polo, i Lions con la neo presidente senatrice Maria Rosaria Manieri, il Caffe letterario con Salvatore Mea, presente il dirigente della Polizia di Stato Pantaleo Nicolì e il Comandante della Polizia Locale Cosimo Tarantino e tanti ospiti dei 33 soci del club.
Le frasi che più di altre ci hanno colpito nei discorsi di saluto dei dirigenti del club, che si sono scambiati il testimone rappresentato dal collare con le targhette dei sin qui dodici presidenti del club, sono state le seguenti:
Giancarlo Schiavone presidente anno rotariano 2017/2018
“Ai Seminari di istruzione distrettuale per i Presidenti Eletti dei Club mi dicevano che per conoscere veramente il Rotary bisognava fare il Presidente.
Ovvio, per sapere cosa significa qualcosa veramente bisogna farla, quindi per fare il Presidente di un Club, bisogna porsi tutti quei dubbi che da socio ordinario spesso non ci soffermiamo ad approfondire.
Primo fra tutti il tempo: il rotariano Winston Churchill ripeteva spesso “Se vuoi che una cosa sia fatta affidala a chi è molto occupato perché conosce il valore del tempo”; posso confermare che assumendo l’incarico di Presidente si diventa rotariani completi dovendosi occupare responsabilmente della programmazione delle conviviali, dell’effettivo, del coordinamento delle iniziative, della individuazione di progetti stimolanti, della gestione del club, dei rapporti con i soci, con gli altri Presidenti e con il Distretto“.
Vincenzo Candido Renna presidente anno rotariano 2018/2019
“Sette anni fa entravo nel Rotary non senza qualche perplessità o dubbio. Per fortuna il dubbio è sempre un buon punto di partenza per porsi domande che non abbiano soluzioni scontate; consigliere disinteressato rispetto ai problemi che si affollano via via che le responsabilità crescono. Il vantaggio di anteporre i dubbi alle certezze rappresenta uno degli insegnamenti più importanti lasciati da Paul Harris nel patrimonio culturale del Rotary.
Viviamo un tempo strano dove il principio di realtà è stato sostituito dal principio di reality, siamo all’era del tempo acrono privo di sequenze e di cicli – un web tempo che non ha passato né futuro solo passato prossimo, per cui perde valore ciò che nel tempo si è costruito ed al tempo è debitore come l’esperienza e la competenza. Se tutto è contemporaneo conta solo l’immediato non ciò che si è accumulato ed anche la memoria viene spesa come nostalgia da rivivere, come un oggetto vintage da acquistare e consumare. Viviamo in un momento strano l’idea di non essere connessi ci fa sentire al buio, al contrario la vita è luce al di là delle connessioni virtuali , dietro ogni connessione c’è un incrocio, dietro quell’incrocio c’è un territorio, quel territorio ha un paesaggio e quel paesaggio ha una storia che si chiama vita.”
I due presidenti uniti dalla considerazione sull’importanza di opporre i dubbi al proprio cammino rotariano e sul valore del tempo, che è il bene immateriale più prezioso che un uomo può donare all’altro uomo.
La conviviale che ha seguito il cerimoniale, nuvolone passeggero a parte, è stata allietata dal canto lirico della maestro soprano Manzolelli.
Le riproduzioni fotografiche del Maestro Aristide Mazzarella.
All’amico della redazione Vincenzo auguriamo un felice anno rotariano.
https://youtu.be/GI5XxHkucXQ