Nardò,16 giugno_Siamo consapevoli che ogni miglioria dettata dal buon senso e profusa per la sicurezza e incolumità stradale, ha una sua valenza tradotta in qualità di vivibilità di una città. Siamo anche coscienti che alterare o addirittura mutare le cattive abitudini comporta sempre una critica partorita da un neurone che non desidera quella sicurezza per se e per i propri cari.

A loro dedichiamo questo articoletto semiserio in cui c’è tanta verità nascosta sotto mentite spoglie. L’alto tasso di incidenti stradali sul territorio nazionale, come rilevano le agenzie del settore, sono riconducibili a fattori certi: la distrazione (l’uso improprio dello smartphone alla guida!) all’alterazione psicofisica (uso di droghe e alcool) e l’eccessiva velocità in barba alle regole del codice della strada !

Il nostro territorio in fatto di viabilità ordinaria non brilla certamente per sicurezza; un esempio per tutti è la segnaletica orizzontale inesistente o facilmente delebile, dissesti vari ecc. Ma, ovviamente, c’è anche del buono che però come leggerete stride con quella disonestà intellettuale pro tempore che qualcuno si è cucino su misura come fosse alle crociate.

Vi proponiamo un post di un argonauta che alla luce dei dossi posti in via Benedetto Leuzzi, più una pista di velocità che un arteria di collegamento, fa un rendiconto di quanto sia stato fatto nell’arco di tre anni di mandato dell’attuale amministrazione …(n.d.r)

Facebook_14 giugno 2019 : F.F “In principio fu il nuovo senso di circolazione intorno al monumento della Guardia di Finanza, attiguo a Piazza Diaz/Castello.
Giorni e giorni a fare polemica ed articoli “perculatori”… per poi scoprire che la soluzione funziona benissimo ed ha risolto gli storici problemi di circolazione affliggevano l’incrocio all’inizio di Via Volta e Via Roma.

Poi fu la volta di alimentare le polemiche per l’eliminazione del semaforo in zona Pagani (e la sua sostituzione con un dosso artificiale), per la quale, in nome della sicurezza dei cittadini, fu scomodata l’autorevole “Striscia la Notizia”.
La soluzione si è poi rivelata efficace ed in grado di rallentare in modo permanente i mezzi che circolano in quel tratto di strada.

Poi arrivò la polemica relativa a quella che amano definire con disprezzo “la pista d’atterraggio”, con i paletti segnalatori posti al bordo della carreggiata della strada che attraversa Porto Selvaggio.
Ebbene, per gli esteti ed esperti urbanisti, “da i pennivendoli di ex regime e da detrattori di questa attuale amministrazione”(n.d.r), è brutta a vedersi… e poco importa che l’atavico problema estivo dei parcheggi selvaggi e pericolosi sia stato risolto istantaneamente per non parlare delle reiterate polemiche legate ai raid sanzionatori estivi della Polizia Municipale.
P.S – i paletti delle carreggiate non si scelgono entrando nella “boutique del paletto” – esiste una cosa chiamata “codice della strada”

Poi arrivò il semaforo (quello risparmiato in zona Pagani di cui sopra) posto sull’insidioso incrocio fra Via II Giugno – Via Secchi e Via G. Leone – Via Pantalei Tagliate… definito un inutile spreco!

P.S – due sere prima dell’entrata in funzione dei semafori, a quell’incrocio c’erano auto ribaltate!!!

Poi è arrivato il semaforo fra Via Volta e le Vie Ugo Betti ed Enrico Ferri… e via con i pontificali sull’inutilità anche di quel semaforo.
P.S – Tutti i neretini hanno memoria di quanti incidenti (anche gravissimi) si siano verificati su quell’incrocio – ora, invece, la vivibilità e la sicurezza di quel tratto di strada, hanno fatto un salto di qualità indiscutibile, anche in considerazione dell’intenso volume di traffico studentesco.

https://youtu.be/FSrnRDhc4lE

Adesso è la volta dei dossi artificiali appena installati in Via Leuzzi sulla strada che porta alle marine, e le eminenti riflessioni che ne conseguono:
sono senza senso,
sono trappole per le marmitte o le coppe dell’olio,
sono rampe di lancio apprezzate da alcuni centauri,
sono rampe di lancio pericolose per altri centauri (quelli che non apprezzano),
sono ininfluenti per i macchinoni,
il limite di velocità è troppo basso,
se vai alla velocità del limite precedente (e quindi superi il nuovo limite di velocità) è pericoloso

Insomma, siamo alle solite!

Un disco rotto!

Io, però, guardo al lato positivo… queste critiche frettolose e pretestuose (costi quel che costi anche in termini di credibilità, buonsenso e reputazione) stanno ormai diventando una specie di marchio di qualità inverso: più parlano male delle soluzioni adottate, più queste soluzioni si dimostrano efficaci!

Quindi, bontà loro, continuino così.” (F.F)

 

 

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