Lecce, 26 luglio _ A distanza di ventiquattr’ore dall’omicidio di Francesco Fasano la Procura della Repubblica di Lecce ha emesso 10 provvedimenti di fermo, di cui due per omicidio eda ltri per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, eseguiti nella notte dal Nucleo Investigativo del comando Provinciale dei Carabinieri di Lecce e della Compagnia Carabinieri di Casarano.

Le indagini sono state immediate e si sono protratte dai minuti successivi al fatto delittuoso fino alla serata di ieri quando i magistrati di questo ufficio hanno redatto il provvedimento di fermo. Al Procuratore Aggiunto e due Sostituti impegnati, cosi come all’interno personale del Nucleo Investigativo del Comando dei Carabinieri di Lecce e della Compagnia di Casarano va il mio personale ringraziamento per l’eccezionale impegno profuso e il brillante risultato raggiunto.

Le evidenze indicano che la causale dell’omicidio va ancora una volta ricercata nel traffico organizzato di stupefacenti, e nelle controversie relative alla spartizione dei territori di influenza, che da tempo costituisce il “core business” della criminalità organizzata salentina, così come anche dimostrato dalle decine di tonnelate di stupefacente sequestrate nell’anno in corso. Lo Stato è presente più che mai sul territorio e aumenterà ulteriormente la pressione su ogni forma di illegalità; per ciò che attiene al traffico e al consumo di stupefacenti non smetterò mai di ricordare, e parlo alle decine di migliaia di soggetti, di ogni età e classe sociale, che quotidianamente assumono cocaina e marijuana sul territorio (ovviamente in estate co il massiccio afflusso turistico il fenomeno è ancora più preoccupante) che ogni tiro di cocaina, ogni canna fumata alimentano le ricchezze della criminalità organizzata, così come ogni euro speso finisce nelle tasche dei mafiosi.

Se non si ha il coraggio di riconoscere questa verità, se si continua ad alimentare anche episodicamente il consumo di stupefacenti, così creando obiettivo intralcio al contrasto che le istituzioni nel loro insieme rivolgono alla criminalità organizzata, non si ha alcun titolo per lamentarsi dell’escalation di furti e rapine, fenomeni criminali di ogni tipo o ancora indignarsi per l’occupazione da parte della criminalità di interi settori della realtà economica della zona, che pure con impegno e fatica la Magistratura e le forze dell’ordine continuano a contrastare.

Il Procuratore della Repubblica

Leonardo Leone de Castris