Nardò,28 ottobre _ Michele Climaco – L’emorragia di sconfitte interne, tamponata con i quattro punti strappati a Cerignola e Brindisi, riprende dolorosamente a sgorgare. Con il Foggia si ritorna all’antico, anche se pure stavolta il ko è punizione fin troppo severa. Lo si era già detto anche in occasione dei precedenti rovesci interni contro Fasano e Nocerina. Di nuovo, stavolta, c’è che ad azionare la ghigliottina della sconfitta c’è il direttore di gara. Ad abbassarsi, al posto della lama, c’è la bandierina di un guardialinee, ma il risultato è identico. Un taglio netto alle speranze del Nardò di non dover soccombere in virtù di una variabile indipendente alle normali dinamiche di gioco dei novanta minuti di gara. Un grave errore arbitrale, quello del signor Bogdan di Pordenone, che si alimenta dell’ignavia del guardialinee che opera sotto la tribuna ospiti.

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