MNardò, 8 aprile _ (la redazione)_ In piena pandemia nella nostra città, fa notizia, almeno per la Gazzetta del Mezzogiorno ovvero per il suo corrispondente locale, l’iniziativa assunta da un movimento politico presente sin dal ’94 <<Città nuova>>(Cn), per la verità in bella mostra la foto del rappresentante il <<leader maximo>> Giovanni Siciliano.
Ma veniamo all’iniziativa, così meritevole da essere divulgata su cotale giornale, al meno al momento, ma crediamo sia solo questioni di attimi, non risulta ‘ancora’ pervenuta sulla derivazione web della suddetta pagina della carta stampata.
La lettera di Cn, rivolta alla Ministra Bellanova e, addirittura, al Presidente Conte, ovvero, il sunto, della stessa pubblicato sulla citata testata, ci appare di una banalità assoluta, <<la moratoria dei protesti e dei pignoramenti>>l’avranno detta nei talk show e scritta sui giornali in centinaia, più o meno accorsati opinionisti, per cui è possibile liquidarla come la scoperta dell’ovvio a metà strada tra la scoperta dell’acqua calda e dell’uovo di colombo.
La verità è che Cn per immedesimazione organica anche Giovanni Siciliano, (chiaramente, immedesimazione dell’associazione sul suo leader) non è stata originale neanche in questo, in quanto, già altri sui social (meno sulla Gazzetta) impazzano con proposte similari di una ovvietà disarmante e anche queste già consumate sulle pagine di testate di ben altra caratura.
Sia chiaro e senza ironia, ci è sembrato strano che un movimento, che annovera al suo interno diverse belle intelligenze, (qualcuna un po’ meno) della nostra città, talune anche molto giovani, per quanto sovrastate dall’ingombrante rappresentante prima citato, abbia potuto limitarsi a <<copiare ed incollare>> una proposta come quella della moratoria dei protesti e dei pignoramenti.
Intestarsi soluzioni semplicistiche, pensate da altri, pur di comparire su un giornale o sui social, grazie a giornalisti compiacenti è una pratica altrettanto scontata e soprattutto è un <<deja vu>>, una tecnica di comunicazione figlia dei tempi moderni e della digitalizzazione delle relazioni.

Per quanto veritieri, alcuni passaggi sono esilaranti, forse è proprio questa la vera notizia: Cn ha partecipato a tutte le competizioni elettorali del ’94, quasi a sottolinearne le finalità precipue del movimento: le elezioni.
Altra verità! Condividiamo la scelta semantica è giusto chiamarlo movimento; perché negli anni si è mossa parecchio Cn, dal centro destra di matrice berlusconiana al PD renziano e anche oltre; si sa le nuove generazioni implicano radicali cambiamenti.
‘Diabolici’ questi di Cn sempre pronti a cambiare direzione e ad inseguire la direzione del vento (quello del palazzo, preferibilmente), dimenticandosi, però, che gli aerei decollano controvento; comunque, avranno senza dubbio le loro ragioni, specie perché siamo in un mondo che come direbbe Zigmunt Bauman sembra assistere alla liquefazione di qualsiasi ancoraggio: di tipo ideologico, sociale, culturale ed economico.
E’ vero, poi, che, la liquidità è ovunque, eccetto nell’economia dove scarseggia ed è sicuramente nelle parole banali, fini a se stesse, prive di analisi, prevalentemente, copiate, quasi a riempire dei “gavettoni virtuali”, che vengono lanciati ad arte sulle teste dei lettori, noi compresi; tra questi, però, ci sono quelli che riescono a schivarli o che indossano l’impermeabile e a questi giochini della comunicazione non ci stanno!
Insomma, sarebbe il caso, specie in un momento drammatico come questo , di bucare<<i palloni pieni d’acqua>> e, soprattutto, che qualcuno, una volta tanto <<controvento>> la maschera, nonostante l’ultima ordinanza sindacale, la togliesse per mostrare la sua vera identità!
