L’amico Giovanni Però dice che l’Area Mercatale poteva sorgere in un sito diverso dalla 167 e progettata in modo diverso?  Probabilmente… se non fosse però che dovevamo attenerci ad un bando e alle sue relative previsioni, sia in termini di risorse economiche che in relazione ai punteggi da assegnare per ottenere il finanziamento.Un bando che, lo ricordiamo, riguardava i PIRP (Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie).

È evidente che se siamo entrati con successo nella graduatoria di merito, la Regione ha valutato positivamente il progetto presentato, che non poteva, per le previsioni del bando stesso, limitarsi alla realizzazione della sola Area Mercatale, ma ad una riqualificazione più ampia della zona interessata attraverso interventi integrati tra loro (da qui la previsione di aree a verde con piccoli parco giochi, la sistemazione per quasi due milioni di euro a cura dello IACP di alcuni immobili e altro ancora).

In sostanza, non potevamo limitarci alla realizzazione della sola Area Marcatale, e soprattutto non essendo il bando finalizzato alla realizzazione di un’area mercatale, la scelta della sua localizzazione non era eccessivamente discrezionale.Ciononostante, siamo riusciti a realizzarla, con un progetto sicuramente migliorabile, risolvendo un problema che da decenni, ogni venerdì, attanagliava parte della Città.

Impresa che non è riuscita alle varie amministrazioni che si sono succedute in questi anni tranne che a quella del 2007…In ogni caso, sono dell’opinione che, quando tutti i lavori previsti nel progetto PIRP per 4.000.000 di euro (un finanziamento del genere forse non si era mai visto a Nardò) saranno ultimati, avremmo consegnato alla Città una zona 167 sicuramente più bella e vivibile.Senza ripensamenti e spirito polemico.

Mino Natalizio