Il prossimo 25 maggio si voterà per rinnovare i rappresentanti dell’Italia nel Parlamento europeo e questo appuntamento non può passare indenne sulla testa dei neretini come un fatto talmente lontano da non interessare la nostra quotidianità.
Non possiamo dimenticare i soprusi subiti e le promesse elettorali mai rispettate di questi ultimi anni.
Non possiamo dimenticare il comizio di Vendola in piazza Salandra che prometteva spudoratamente il potenziamento del nostro ospedale, facendo man bassa di voti sulla nostra ingenuità. Non possiamo dimenticare che Fitto nel 2002 dimezzò i posti letto, cancellando la Divisione di Ginecologia e Ostetricia, fiorentissima, che produceva circa 1000 parti all’anno, pur avendo ricevuto da Nardò un’enorme quantità di voti che lo avevano incoronato Governatore. Ma non possiamo neppure dimenticare che, nella nostra storia recente, abbiamo regalato voti a tanti “onorevoli” forestieri, che dopo essere stati eletti si sono puntualmente dimenticati di Nardò.
Voglio ricordare a quanti non lo sapessero che Nardò è il secondo centro della provincia di Lecce per popolazione e per estensione ed ha un potere contrattuale politico di ben 26000 elettori. Dobbiamo prendere coscienza una volta per tutte che possiamo determinare le scelte politiche a favore della nostra città e non preoccuparci che ci taccino di campanilismo, visto che fino ad ora ci hanno solo sfruttati. Dobbiamo essere uniti nelle scelte che premiano solo la nostra città e fregarcene delle ideologie politiche che servono solo per imbrogliare gli ingenui.
La composizione del Governo nazionale è di esempio, ma anche l’Amministrazione comunale della nostra città non è da meno. Ne fanno parte ex democristiani, ex comunisti ed ex fascisti: un tempo si combatteva fisicamente per far valere la propria ideologia.
A che serve allora dimenarsi dietro le attuali bandiere se ognuno pensa solo al proprio tornaconto politico e personale? Pensiamo allora alla nostra città ed a tutto quello che ci hanno rubato, ai servizi di cui ci hanno defraudato (ospedale, tribunale, scuole, coste, ambiente).
Non votiamo più per i candidati forestieri, ma solo per i candidati neretini. In questa competizione elettorale ce ne sono due di Nardò. Sono Alfredo Ronzino e Cristian Casili entrambi del Movimento 5 Stelle. Scegliamo fra questi e se proprio non ne siamo convinti, non andiamo a votare.
Finiamola una volta per tutte con la mania dell’esterofilia, non facciamoci più abbindolare e derubare dai forestieri imbroglioni. Sono rimasto sorpreso quando ho saputo che i componenti di Nardò di un noto Partito politico hanno deciso di appoggiare un candidato di Gallipoli. Pensate che questi, se fosse eletto, potenzierebbe i servizi pubblici di Nardò o quelli di Gallipoli? Evidentemente c’è dietro un gioco di interessi esclusivamente personali!
Cittadini di Nardò svegliatevi!
DIFENDIAMO IL NOSTRO TERRITORIO
Francesco Antico