L’affabulazione di alcuni esponenti del PD nel commentare il risultato delle elezioni Europee a Nardò ha dell’inverosimile e si è costretti a intervenire, obtorto collo, per fare chiarezza nei confronti dei militanti che, a prescindere, continuano a votare PD.
Mentre in tutta Italia il PD arriva al 41%, il doppio dei voti di Cinque Stelle e distanziando Forza Italia di un abisso, a Nardò, purtroppo, Forza Italia è il primo partito e i Cinque Stelle prendono 3397 voti. E con questo risultato questi esponenti parlano di grande successo a Nardò del PD!
E’ questo il risultato dopo tre anni di amministrazione comunale, il cui sindaco è iscritto al PD e, di fatto, ha gestito in solitudine anche il partito. Si tratta di un’appropriazione illegittima, come tutti sanno, e che questo è insopportabile per chi, a parole si fa paladino della legalità e della democrazia. Oggi il colore di questa maggioranza dopo il risultato elettorale qual è? Sono molti i cittadini che si sono posti questa domanda.
Renzi gestisce il partito perché legittimato dalle primarie in concorrenza con gli altri candidati mentre a Nardò si è impedito che ciò avvenisse. Oggi col risultato elettorale ottenuto è stato legittimato anche come Presidente del consiglio.
Nessuno si sta ponendo il problema del perché a Nardò ha votato solo il 51% degli elettori.
Abbandonando il credo dalemiano, oggi essi si scoprono renziani e tentano di salire sul carro del vincitore. NO! MATTEO NON E’ PASSATO DA NARDO’ E IL RISULTATO LO DIMOSTRA.
Si hanno notizie che i responsabili della federazione provinciale abbiano chiesto conto del perché del risultato deludente ottenuto, nonostante le assicurazioni date, non solo in relazione ai voti di lista, in assoluto, ma anche alle preferenze che non sono state quelle promesse.
Questo dimostra che i responsabili provinciali dovrebbero ricredersi sulla situazione reale del partito a Nardò e accogliere l’indicazione data da Renzi alla direzione nazionale del PD secondo cui occorre avviarsi, ora che il dato elettorale ci ha premiato, a una gestione unitaria del partito senza contrapposizioni. E’ troppo chiedere questo al segretario di federazione?
Dobbiamo invece prendere atto che da Nardò E’ PASSATO SAN GIANNI PITTELLA che con quasi mille preferenze ha salvato il PD da una sconfitta clamorosa aldilà del panegirico dell’arcipelago socialista e intelletti ecc……Appropriarsi del risultato di Pittella è, a dir poco, stravagante.
Chi ha votato Pittella o solo il simbolo del partito è l’altro PD e questi sono voti che i militanti hanno dato per attaccamento al partito e, attraverso la preferenza o il voto solo al simbolo, hanno espresso la loro forza e il loro dissenso nei confronti di chi ritiene di dirigere il partito.
L’assemblea pubblica così numerosa tenuta a Nardò da Pittella lo conferma.
Questi sono i fatti reali, ora spettiamo che Piconese ripristini la democrazia nel PD di Nardò.
GINO ANDRIANI militante PD