La dura presa di posizione del Sindaco contro il “nonnismo” tra gli immigrati? La consideriamo un positivo passo in avanti per rimediare ad alcune scelte sbagliate di questa amministrazione sulle modalità di accoglienza dei lavoratori extracomunitari.

Ci riferiamo, giusto per fare un esempio, alla scellerata e fallimentare scelta di allestire lo scorso anno un campo per l’accoglienza in prossimità di S. Isidoro.Inoltre, a nostro avviso, si sarebbe potuto negoziare meglio con la Regione il futuro della Masseria Boncuri che, invece di essere destinata a diventare un centro di accoglienza di 16 posti per rifugiati richiedenti asilo politico (che poi, si sa, con le emergenze potrebbero essere molti di più con il pericolo di non poter garantire condizioni dignitose agli stessi rifugiati) ma per un utilizzo stagionale della stessa struttura che andrebbe utilizzata per quello che realmente serve a Nardò: una soluzione duratura che permetta di affrontare, migliorandolo di anno in anno, un sistema di accoglienza degno di questo nome per i lavoratori stagionali impiegati in agricoltura.

Gli ambienti della Masseria che, lo ricordiamo, non sono abbastanza capienti per ospitare se non poco più di una decina di persone, sarebbero potuti essere destinati ad accogliere infermeria, cucine, uffici logistici a favore delle esigenze dei lavoratori stranieri, ecc… Nel terreno circostante, sempre di proprietà comunale (come pure la Masseria Boncuri), invece, si sarebbe potuto allestire un campo di accoglienza con tende, bagni chimici, docce e via dicendo. Questa soluzione (n.n) ci avrebbe consentito di risparmiare decine di migliaia di euro (vedi per esempio affitto dei terreni come succede ora).

Certo, se poi si dovesse riuscire col tempo a trovare soluzioni migliori e più confortevoli per gli stagionali, tanto meglio.

Sicuramente, se ci fosse stata una interlocuzione più appropriata tra amministrazione comunale e Regione, si sarebbe potuto ragionare anche su questa soluzione e l’Assessore Regionale Minervini non sarebbe arrivato a dichiarare che: “se il territorio nega il problema è difficile trovare soluzioni”.

 

Noi x Nardò

 

Mino Natalizio

Paolo Maccagnano