In occasione del settantunesimo anniversario, verrà presentato il 23 luglio, alle ore 19.45, nella chiesa di San Domenico, il libro scritto dal prof. Mario Mennonna e dal gen. Enrico Carmine Ciarfera “Nardò. Vittime civili del 23 luglio 1943…non fu un pomeriggio qualunque” (Congedo Editore).
Grazie ad una approfondita ricerca, i due autori hanno ricostruito la vicenda, cercando le poche informazioni disponibili negli archivi storici e nelle biblioteche e avvalendosi dei racconti dei testimoni.
Rimangono ancora dei dubbi, il più importante fra tutti: perché l’aviazione americana sganciò delle bombe sul territorio di Nardò? Probabilmente l’obiettivo era il campo di volo di Leverano, e l’ipotesi maggiormente accreditata rimane l’errore umano. Errore che costò la vita a dieci persone: Giulia Ferilli, Laura Vallone, i fratelli Giovanni Annunziato e Tommaso Gregorio Filoni, Gregoria Addolorata Filograna e suo figlio Emilio Fracella, Carmela Gatto, Antonio Cavallo, e i coniugi Gregorio Stiffi e Maddalena Orlando.
Altri, diverse decine, rimasero feriti in modo più o meno grave, dalle schegge dopo l’esplosione.
I due autori hanno raccolto la testimonianza, storica e umana, di nove persone, protagonisti in qualche modo della vicenda.
Tra questi, Egidio Stiffi, che perse entrambi i genitori e, anche grazie all’aiuto della zia che si prese cura di lui e dei suoi fratelli, trovò fortuna a Roma. Carmelina Papadia che mentre correva con la sorella fu raggiunta da una scheggia che troncò le braccia di entrambe. Egidio Vergine che subì vari interventi per estrarre le numerose schegge dal corpo.
A completare la ricerca, una sezione iconografica che raccoglie le immagini delle vittime e del loro funerale e una mappa di Nardò con l’indicazione delle zone colpite.
Ricordiamo che la cerimonia avrà inizio alle 19.00 in via Pilanuova – via L. Tolstoj, con la benedizione del monumento da parte di mons. Fernando Filograna, Vescovo della diocesi di Nardò – Gallipoli. Interverrà il sindaco Marcello Risi.
Il monumento è stato realizzato dallo scultore Giuseppe Corrado di Montesano, su commissione dell’Associazione delle vittime civili delle guerre. L’area su cui sorge è stata donata al Città di Nardò dalla famiglia Fracella (Emilio Fracella fu fra le vittime del bombardamento). Alla redazione del progetto hanno partecipato gli ingegneri Pamela Comi e Alessando D’Amore.
L’iniziativa è coordinata da un comitato istituito dalla giunta municipale, del quale fanno parte, l’assessore Giancarlo Marinaci, il presidente del consiglio Antonio Tiene e i consiglieri comunali Salvatore Antonazzo e Paolo Maccagnano, gli autori del libro, l’avv. Egidio Vergine, l’avv. Elio Marra e la prof. Emilia Fracella.