Siamo sempre più convinti che le pessime amministrazioni succedutesi negli ultimi anni nella nostra città, abbiano continuato a perseverare in errori di carattere politico amministrativo che occorrerebbe una pubblicazione specifica per dettagliarli.

 

 

La mancanza assoluta da parte della politica di una programmazione seria , che preveda obiettivi a vario termine, ma soprattutto verifiche costanti da attuare in fase di realizzazione di un’opera, avrebbero evitato sprechi di denaro pubblico ed avremmo avuto opere meglio realizzate. E’ assurdo rendersi conto a lavori ultimati che questi non sono stati realizzati in maniera consona. Abbiamo ancora sotto gli occhi il basolato del centro storico rifatto e in via di smantellamento, la strada dei pagani con allagamenti continui, le piazzette di S.Maria e S.Caterina che non brillano per perfezione, ciò sta a significare che la parte politica non programma(o lo fa male) , non controlla e non ha mai attuato un serio processo di autovalutazione. Di conseguenza, la parte tecnica arrancia e procede nella più assoluta autonomia, il più delle volte impunita dei misfatti compiuti. Ancora una volta la confusione dei ruoli, che abbiamo denunciato più volte, ma che sovrana regna nel nostro comune, tra politici e tecnici che si rimpallano le responsabilità a scapito della povera gente, genera simili situazioni. Adesso anche l’area mercatale, fiore all’occhiello di questa amministrazione , sebbene per la verità non è farina del suo sacco, che si prepara ad inaugurare in prossimità della fine del mandato, in quanto è convinzione di questa maggioranza che la gente ricordi solo le ultime cose fatte, pertanto, come nei fuochi d’artificio, si preparano i botti finali, presenta problemi.

 

Anche questo progetto, nel quale si era riposta tanta fiducia, rischia di non vedere la luce a causa di una cospicua mancanza di posti nella nuova area per i così detti “ spuntisti”, più di un centinaio che rischierebbero di fare la “settimana corta” o se vi piace “ la fame” perché il comune di Nardò, non ha mai pensato di sistemare la loro posizione.

 

Come al solito sarà difficile evincere le responsabilità, se politiche per non aver mai pensato al futuro di questi lavoratori che da anni sono una realtà del Venerdì mattina neritino, oppure responsabilità tecniche per non aver considerato numericamente tale realtà in fase di progettazione. Così si è governato per trenta anni e così si continua a governare, specialmente a Nardò.

 

Di Oronzo Capoti e Roberto Russo