Quando il governo locale usando l’arma del potere fiscale, che detiene per delega conferita dallo Stato, infierisce in maniera sprezzante sui suoi cittadini e continua ad applicare indiscriminatamente tasse ed aliquote ingiustificabili senza preoccuparsi delle conseguenze e reazioni che tutto ciò può generare nella città non si può rimanere in silenzio.

 

In un momento economico difficile come quello che stiamo vivendo,e Nardò è una delle città pugliesi più colpite,si continua ancora a spremere le famiglie tassando con aliquote elevatissime anche la prima casa allora è necessario alzare la voce e gridare BASTA !

La penosa qualità dei servizi pubblici forniti e lo spreco delle consistenti risorse finanziarie possedute non giustificano la determinazione dell’Amministrazione comunale di modificare l’aliquota TASI dell’ 1% già stabilita dal Governo italiano.

Nella nostra città tutte le categorie produttive vivono momenti di angoscia per quella che sarà nei prossimi mesi la loro sorte,molte famiglie registrano difficoltà economiche senza precedenti, la povertà che ha investito buona parte del tessuto sociale ha raggiunto livelli impensabili,le categorie più deboli (anziani,disoccupati,giovani,…….) non hanno in chè sperare, e l’Amministrazione comunale continua ad applicare tasse esorbitanti ?

Forse le risorse che servono per approvare un bilancio di previsione ( a settembre ? ) 2014 ,ormai prosciugato, vanno ricercate in un piano di lotta agli sprechi ed alle spese ingiustificate e non nelle tasche ormai vuote dei cittadini.

Invece di rimanere indifferente e distante dai problemi delle famiglie , in nome del principio della trasparenza degli atti, l’Amministrazione comunale farebbe bene ad informare la città su come sono state utilizzate tutte le risorse finanziarie 2014 e fornire una puntuale descrizione delle azioni svolte a sostegno dell’economia cittadina.

Rino Dell’Anna